Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3

Marcinelle (Belgio), dopo l incidente in miniera del 1956. anziani, malati o persone non autosufficienti. Esse provengono nella maggior parte dei casi da paesi dell Est Europa (Romania, Ucraina, Polonia, Moldavia, Georgia) e sono diventate parte integrante della vita quotidiana di molte famiglie e città italiane. Secondo le statistiche ufficiali, sono ormai circa un milione le persone ufficialmente impiegate nel lavoro di cura a domicilio (si pensi che nel 2001 erano circa 100 mila), ma sono numeri da considerare con cautela, poiché l essere cittadine extracomunitarie rende queste donne particolarmente ricattabili, costringendole a lavorare anche in nero , ovvero senza un regolare contratto di lavoro. Come osservato da Chiara Saraceno (n. 1941) e molti altri sociologi esperti di genere, lavoro e migrazioni (tre temi che facilmente si intersecano tra loro), la figura della badante diventa così emblematica tanto delle disuguaglianze presenti a livello di genere, quanto di quelle che si verificano tra cittadini comunitari ed extracomunitari nel mercato del lavoro. Da un lato, infatti, la professione di badante , con le sue caratteristiche di cura, assistenza, pazienza, dedizione, si presenta come un lavoro tipicamente femminile, che ancora una volta ingabbia le donne nello stereotipo della casalinga o della balia. Dall altro, proprio per via del suo essere un lavoro non pienamente riconosciuto e che spesso prende forma al di fuori dei regolari contratti di lavoro, la condizione delle badanti fa da specchio alle difficoltà che spesso incontrano i migranti (specie se non in possesso di regolare permesso di soggiorno) nel momento in cui si affacciano sul mercato del lavoro italiano. Il lavoro dei migranti | Un altra te- matica rilevante per comprendere e gestire il fenomeno delle migrazioni è quella del lavoro svolto dai migranti una volta giunti in un nuovo paese. Storicamente, quando i migranti arrivano in un nuovo luogo, essi sono il più delle volte spinti a svolgere i lavori più umili e peggio retribuiti. Per esempio, dopo la Seconda guerra mondiale, i numerosi emigrati italiani in Belgio finivano spesso per lavorare nelle miniere di carbone, un lavoro non solo molto impegnativo e mal retribuito, ma anche molto rischioso. A tale riguardo è noto il disastro di Marcinelle, avvenuto in una miniera belga nel 1956, in cui a causa di un esplosione | Le sfide della società contemporanea: genere, globalizzazione e migrazioni | 287

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane