T3 – Adam Arvidsson e Alessandro Delfanti, Big data e

PAROLA D AUTORE risposte, un campione cioè di dimensioni colossali. Il risultato del campione diede a Franklin T. Roosevelt solo il 41% dei voti, lasciando prevedere un largo successo del suo antagonista Alf Landon. I fatti invertirono clamorosamente tale previsione, in quanto Roosevelt venne eletto con una percentuale di circa il 61%. L esito reale delle elezioni venne invece predetto dagli istituti di sondaggi Gallup, Roper e Crossley, i quali operavano con campioni di dimensioni infinitamente minori, ma estratti casualmente dall intera popolazione. Qual era stato l errore del Literary Digest ? Innanzitutto un errore di copertura: le liste della popolazione utilizzate non erano complete. In assenza di un anagrafe dei cittadini (che negli Stati Uniti non esiste) gli organizzatori del sondaggio ricorsero ad elenchi di proprietari di auto ed intestatari di telefono. Ma in quegli anni (gli anni della grande depressione) questi cittadini non erano rappresentativi dell intera nazione, ma espressione solo dei ceti più abbienti, i quali peraltro tendevano a votare repubblicano. Una seconda deformazione del campione rispetto alla popolazione consistette in un errore di non-risposta, cioè di autoselezione: chi rispose al questionario non era uguale a chi non rispose (probabilmente i primi erano i più istruiti, i lettori abituali della rivista, ecc., tutte variabili queste correlate al voto). Gli istituti di sondaggi riuscirono a prevedere il voto con maggiore precisione proprio perché il loro campione anche se più piccolo era più rappresentativo della popolazione. Questo successo, che ebbe grande risonanza presso i media e l opinione pubblica, rappresentò la consacrazione ufficiale dei piccoli campioni probabilistici contro i grandi campioni ispirati alla logica del censimento. Lo stesso presidente Roosevelt iniziò ad utilizzare i sondaggi dell istituto di George Gallup per conoscere l opinione pubblica e in quegli stessi anni il Dipartimento dell Agricoltura, uno dei santuari della statistica ufficiale americana, istituì una Divisione per le Indagini Campionarie per rilevare gli atteggiamenti degli agricoltori utilizzando campioni probabilistici degli stessi. Rispondi 1. Che cos è il campionamento probabilistico? 2. Che cosa vuol dire commettere un errore di copertura nella definizione del campione? 3. Che cos è un errore di non-risposta ? | T3 Adam Arvidsson e Alessandro Delfanti Introduzione ai media digitali, il Mulino, Bologna 2016, pp. 61-62 Big data e metodi digitali La diffusione delle tecnologie digitali (Internet, social media, smartphone, tablet) rende possibile tracciare e raccogliere dati su azioni, interazioni e scambi con un dettaglio e in una quantità semplicemente inimmaginabili sino al secolo scorso. Da un lato, ciò fornisce possibilità di ricerca del tutto nuove alla sociologia, ma, dall altro, lancia alcune sfide ai metodi più tradizionali della ricerca sociale, oltre a sollevare interrogativi e questioni etiche che riguardano tutti noi in qualità di cittadini di un mondo sempre più digitale. Il progressivo aumento dell importanza delle reti ha avuto conseguenze importanti anche per la ricerca sociale, che ha sviluppato un in- 246 | unità 2 | sieme di nuovi metodi di studio, i cosiddetti metodi digitali . Le piattaforme dei social media, così come i siti di e-commerce, le car-

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane