APPROFONDIAMO – Un esempio di analisi quantitativa dei dati

di più variabili. Anche se a fare i conti sono le macchine, ciò non esenta il sociologo quantitativo dallo studio della teoria e della metodologia statistica, perché sarà in ogni caso suo compito interrogare correttamente la matrice dati, dare i giusti comandi al software e decifrare i risultati in modo appropriato. In sintesi, l analisi dei dati quantitativi è tipicamente orientata a misurare diverse dimensioni del fenomeno in oggetto, andando alla ricerca di relazioni e nessi causali fra variabili | APPROFONDIAMO|. APPROFONDIAMO UN ESEMPIO DI ANALISI QUANTITATIVA DEI DATI Immaginiamo che una delle nostre variabili riguardi il giudizio finale ottenuto dagli studenti di una scuola, come nella tabella seguente. Giudizio Frequenza semplice Frequenza relativa Frequenza percentuale Scarso 34 0,0965 9,7% Mediocre 56 0,1590 15,9% Sufficiente 70 0,1988 19,9% Discreto 54 0,1534 15,3% Buono 94 0,2670 26,7% Distinto 24 0,0681 6,8% Ottimo 20 0,0568 5,7% TOTALE 352 1 100% Nota: l ultimo decimale della frequenza relativa si arrotonda per difetto se compreso tra 0 e 4 e per eccesso se uguale o superiore a 5. possibile procedere con l analisi monovariata, un analisi puramente descrittiva dei fenomeni studiati, che guarda alla distribuzione delle singole variabili fra i casi rilevati, senza cercarne le relazioni. Essa rappresenta il primo e necessario momento di ogni analisi statistica, poiché permette al ricercatore di visualizzare i dati e iniziare a farsi un idea su come si comportano le diverse variabili. Di fatto, essa rappresenta una prima descrizione del fenomeno analizzato e restituisce alcune informazioni generali circa il campione di riferimento. Per esempio, potremmo rallegrarci del fatto che una larga maggioranza di studenti (il 74,6%, praticamente 3 studenti su 4) riceve un giudizio superiore alla sufficienza e che il giudizio che ha una frequenza maggiore è Buono (26,7%, 1 studente su 4). Allo stesso tempo, se nel 61,9% il giudizio è compreso tra il Sufficiente e il Buono , la somma tra i Distinto e gli Ottimo restituisce un risultato (12,5%) decisamente inferiore a quella che si ottiene sommando Scarso e Mediocre (25,6%). Questo vuol dire che gli studenti che raggiungono un voto superiore al Buono sono comunque la metà di quelli che ne ottengono uno inferiore alla sufficienza. | Fare ricerca sociale: metodi e tecniche | 239

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane