Il paradigma fenomenologico

1.3 IL PARADIGMA FENOMENOLOGICO | Parallelamente al positivismo logico, ma in opposizione a esso, la filosofia di inizio Novecento ha sviluppato un altra importante corrente di pensiero: la fenomenologia . La fenomenologia, fondata dal filosofo Edmund Husserl (1859-1938), si occupa dello studio di questioni solitamente pensate come soggettive e individuali, quali i giudizi, le percezioni, le emozioni, la memoria. Ciò perché spiega Husserl l unico modo per conoscere la realtà non è oggettivarla, ma capire le forme attraverso cui noi, quali esseri umani, la percepiamo, la descriviamo e la rappresentiamo. In altre parole, ciò che interessa capire alla fenomenologia è come le persone facciano esperienza della realtà. 1.4 IL PARADIGMA FENOMENOLOGICO IN SOCIOLOGIA: ALFRED SCH TZ | Il sociologo tedesco Alfred Sch tz introduce la fenomenologia in ambito sociologico e si chiede: se le azioni possono avere significati differenti e seguire logiche diverse tanto dal punto di vista di chi agisce quanto da quello di chi osserva l azione, come fanno persone diverse a trarne un significato condiviso? In altre parole, come facciamo a essere sicuri che gli altri comprenderanno il senso di un azione nostra o altrui? Per Sch tz, il mondo sociale è sorretto da una serie di tipificazioni: se vediamo un cane, un albero o un libro, siamo in grado di riconoscerli come tali perché l esperienza di quel singolo cane, albero o libro è riconducibile a un tipo generale di cane, albero o libro. Queste tipificazioni sono di origine sociale e ci sono state tramandate. Tra esse, quella fondamentale, che rende possibile le altre, è il linguaggio. Attraverso il linguaggio possiamo mettere a confronto quanto da noi percepito e tipificato con quanto percepito e tipificato da altri. Il linguaggio rende quindi possibile il confronto inter-soggettivo dell esperienza. Nel corso della vita quotidiana tendiamo a dare per scontato che le nostre percezioni e tipificazioni coincidano con quelle altrui. Ciò è possibile perché ci affidiamo al senso comune , cioè quello che ciascuno crede che tutti gli altri credano. Il senso comune è il sistema di credenze radicate e condivise che caratterizza specifici contesti socio-culturali, facendo sì che la maggior parte delle azioni e delle cose che popolano la nostra quotidianità ci appaia ovvia o normale. A fronte di queste considerazioni, il compito dello scienziato sociale e della sociologia diviene, secondo Sch tz, quello di risalire al significato soggettivo che l attore attribuisce alla sua azione per costruirne modelli tipici di significato e di senso comune. IL PARADIGMA FENOMENOLOGICO crede che IL MONDO SOCIALE SIA COSTRUITO E SORRETTO da d modelli tipici di significato e di senso comune i quali devono essere studiati dallo scienziato sociale per compredere la realtà | Fare ricerca sociale: metodi e tecniche | 203

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane