1 I paradigmi della ricerca sociale

1. I paradigmi della ricerca sociale 1.1 IL PARADIGMA POSITIVISTA | La sociologia nasce nel clima illumini- sta e positivista e fa suo il modello delle scienze naturali che nutre una fede assoluta nel metodo sperimentale e nella possibilità di rintracciare nella società le stesse relazioni di causa-effetto che la fisica o la chimica scoprono nella natura e nella materia. Di conseguenza, il metodo sperimentale del paradigma positivista si costruisce attorno ad alcuni cardini quali: l esistenza di una realtà indipendente dagli individui che presuppone una netta separazione tra studioso e oggetto studiato; la possibilità di scoprire le leggi che naturalmente governano la realtà senza per questo influenzarla; l espressione di tali leggi in termini matematici e di relazioni di causaeffetto tra variabili, così da rendere possibili la replicabilità dell esperimento e la generalizzabilità dei risultati. radici delle parole paradigma: dal greco paradéigma, a sua volta derivato dal verbo paradéiknumi ( confrontare , mostrare ), indica il complesso di regole metodologiche, modelli esplicativi, criteri di soluzione di problemi che caratterizza una comunità di scienziati in una fase determinata dell evoluzione storica della loro disciplina. Il paradigma è, dunque, qualw di più generale e ampio di una teoria: una rappresentazione e una visione del mondo, un modo di inquadrare la realtà che è capace anche di orientare la ricerca. Per esempio, Galileo, sostenendo che fosse la Terra a girare intorno al Sole e non viceversa, come sosteneva la Chiesa, metteva in discussione l intero paradigma che orientava la scienza della sua epoca. Secondo il paradigma positivista i fatti sociali sono elementi immodificabili della realtà esterna, regolati da leggi naturali di causa-effetto. La crisi del paradigma positivista | L affermazione del metodo sperimentale pose non pochi problemi ai sociologi positivisti. Infatti, se tali presupposti si applicano facilmente allo studio della fisica e della chimica, molto più difficile è affermare la netta separazione tra gli scienziati sociali e la società che essi studiano. Gli scienziati sociali, così come qualsiasi altro individuo che viene a crescere e formarsi all interno di una determinata cultura e società, sono necessariamente portatori di una serie di valori e credenze, che li inducono a interpretare gli aspetti della realtà sociale che studiano. Inoltre, l idea che il sociologo scopra le leggi che governano la realtà sociale implica una visione dei fenomeni sociali come elementi esterni e immodificabili. Infine, la riduzione degli eventi sociali a una serie di variabili e meccanismi di causa-effetto dovrebbe assicurare un livello di replicabilità e quindi di previsione che di fatto i fenomeni sociali non hanno. | Fare ricerca sociale: metodi e tecniche | 201

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
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Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane