FINESTRE INTERDISCIPLINARI – Il potere in Max Weber

FINESTRE INTERDISCIPLINARI Antropologia & Sociologia SCIENZE UMANE IL POTERE IN MAX WEBER Una concezione del potere che ha svolto un ruolo importante nelle teorie antropologiche è quella espressa agli inizi dell Ottocento dal filosofo tedesco Max Weber (1864-1920). Weber definisce il potere legittimo (autorità) come «la possibilità di trovare obbedienza presso certe persone, a un comando che abbia un determinato contenuto . Distinto da quello di potere è il concetto di potenza: «la possibilità di far valere entro una relazione sociale, anche di fronte a un opposizione, la propria volontà, quale che sia la base di questa possibilità . Il concetto di potenza è sociologicamente amorfo perché, come scrive Weber, tutte le possibili qualità di un uomo possono metterlo in condizione di far valere la propria volontà in una data situazione. Molto interessanti sono invece le tre versioni che Weber dà del potere legittimo: si tratta di tre casi tipici in cui ci troviamo di fronte a una relazione di potere che si configura secondo dei principi precisi. Le distinzioni sono formulate in base alle risposte alla domanda: Perché si obbedisce? , guardando cioè alle motivazioni che chi obbedisce rivela nella sua condotta. 1. Potere razionale-legale (burocratico) Questa forma di potere è basata sulla credenza nella legalità di ordinamenti statuiti, e nel diritto di comando di coloro che sono chiamati a esercitare il potere in virtù di essi. Il potere legale riposa sul diritto, sulle competenze, sull impersonalità delle procedure, in una parola sulla burocrazia propria degli Stati e delle imprese moderne. 20 | unità 1 | Ritratto del filosofo tedesco Max Weber. 2. Potere tradizionale Questa seconda forma di potere poggia sulla credenza nel carattere sacro delle tradizioni e nella legittimità di coloro che sono chiamati a rivestire un autorità. Il potere tradizionale si sostiene su relazioni di riverenza rigorosamente personali rispetto al signore e su norme considerate inviolabili perché da lungo tempo osservate. tipico di società antiche e medievali e di società tradizionali scarsamente coinvolte in processi di forte mutamento sociale. 3. Potere carismatico Questa terza forma di potere si fonda invece sulla «dedizione straordinaria al carattere sacro e alla forma eroica o al valore di una persona, e degli ordinamenti rivelati o creati da essa . Il potere legale e il potere tradizionale hanno strutture continuative e quindi un carattere di quotidianità. Il potere carismatico è invece per sua natura eccezionale ed effimero, ha una vocazione rivoluzionaria e laddove si afferma rompe il flusso costante delle consuetudini, provocando intensi sommovimenti a ogni livello. Il carisma non necessita di organismi razionali, di uffici e di formalismi. Come scrive Weber: «Il portatore di carisma assume i compiti che gli convengono esigendo di essere obbedito e seguito in virtù della sua missione .

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane