T2 – Peter Berger e Brigitte Berger, Routine e strutture

| T2 Peter Berger e Brigitte Berger La Sociologia, il Mulino, Bologna 1997, pp. 12-13 Routine e strutture sociali In questo brano i sociologi statunitensi Peter Berger e Brigitte Berger riassumono uno dei motivi principali del perché abbiamo bisogno di strutture e ruoli sociali nella nostra vita quotidiana: perché, per semplificare la nostra attività, è utile che molti aspetti della nostra esistenza siano ripetitivi e routinari, così che non sia necessario, ogni volta, mettere in discussione ogni aspetto delle nostre relazioni con gli altri. Che sia un bene o se è un male, la nostra esperienza della società è in massima parte un esperienza fatta di routine. Ciò può dispiacerci, poiché toglie interesse alla vita, ma possiamo anche consolarci al pensiero che è solo perché la nostra esperienza è in gran parte normale che ci resta dell energia per le cose straordinarie che capitano di tanto in tanto. In ogni caso, spiacevole o confortante che sia, il carattere di routine e di quasi tutta la nostra esperienza con gli altri è una condizione necessaria della società in quanto impresa continuativa. Non si potrebbe mai insegnare un corpo di conoscenze in una classe nella quale ogni momento fosse eccitante come il primo incontro di Adamo con Eva. Analogamente, nessuna transazione continua, di qualsiasi genere, potrebbe avvenire tra persone che, ogni volta che si incontrano, dovessero avere bisogno di definire tutti i termini del loro rapporto e tutte le regole delle loro contrattazioni. Se una società di tal genere fosse possibile ma non lo è la vita in essa sarebbe forse molto eccitante, ma sarebbe, a dire il vero, anche molto difficile: nella migliore delle ipotesi tutti saremmo sempre stanchi, nella peggiore perderemmo tutti la testa. L analisi del carattere di routine, necessariamente di routine, della società implica una conseguenza molto importante: dal momento che gran parte della nostra esperienza con gli altri consiste in fatti abituali è possibile rappresentare tale esperienza come una costruzione che dura un certo periodo di tempo; in altri termini, come amano dire i sociologi, la società consiste di strutture. Questo termine acquista diversi significati squisitamente tecnici in sociologia, ma, per le nostre finalità immediate, possiamo immaginare che esso si riferisca a qualche cosa di piuttosto semplice, e precisamente alle reti di modelli ricorrenti secondo i quali le persone si comportano nelle situazioni abituali. Rispondi 1. Perché la nostra vita sociale è fatta di routine? 2. Quale relazione c è tra le routine e la struttura sociale? 3. Ti viene in mente un momento routinario della tua esperienza sociale da collegare alle riflessioni degli autori? | Come funziona la società? | 191

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
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Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane