Oltre l’integrazione: diaspora e transnazionalismo

poliziotti, burocrati, datori di lavoro, vicini e familiari, e nei loro spostamenti attraverso gli spazi della città, i migranti senza documenti sperimentano continuamente una condizione di non-esistenza che, a seconda dei casi, si manifesta sotto forma di esclusione, discriminazione, paura, violenza, sfruttamento, o invisibilità agli occhi delle persone e delle istituzioni. 3.3 OLTRE L INTEGRAZIONE: DIASPORA E TRANSNAZIONALISMO | diaspora: dispersione di popoli come quello ebraico, costretti ad abbandonare la propria terra di origine. In senso più ampio si usa per descrivere il senso di appartenenza che lega gruppi dispersi geograficamente a una comunità di origine (definita su base etnica, religiosa, o nazionale). Per buona parte del Novecento, le ricerche sull immigrazione sono state dominate dal modello assimilazionista, sviluppatosi prima negli Stati Uniti, a partire dagli studi della Scuola di Chicago, e poi in Europa. Gli studiosi che condividevano questo approccio cercavano di comprendere come i migranti, i loro figli e discendenti venissero gradualmente assimilati nella società dominante, acquisendone valori e stili di vita. L avanzare del processo di assimilazione o integrazione poteva essere osservato sotto diversi aspetti: dall occupazione alla lingua, al luogo di residenza, fino all affievolirsi dell identità etnica e dei legami con il paese di origine. Una delle conseguenze implicite in questo modello, spesso amplificate dall azione dei governi e dalle rappresentazioni dei media, è che vi sia qualcosa di innatamente sbagliato nei gruppi che si discostano da questa traiettoria. Ancora nei primi decenni del Novecento, i migranti di origine asiatica negli Stati Uniti venivano considerati come inassimilabili e non veniva loro permesso di diventare cittadini americani. Successivamente, si è tentato di riformulare questo modello per rendere conto delle esperienze di diversi gruppi di migranti esclusi e discriminati anche a distanza di generazioni. Ciononostante, il paradigma assimilazionista si è rivelato sempre più inadeguato ed è stato parzialmente rimpiazzato da altri modelli basati su concetti diversi. Tra questi vi è quello di diaspora, IN VI TO AL L A L E T T U RA Marjane Satrapi PERSEPOLIS Rizzoli, 2007 In questo romanzo a fumetti, l autrice Marjane Satrapi racconta della propria infanzia a Teheran, la capitale dell Iran, e di come la sua vita lentamente cambi parallelamente al progressivo deterioramento delle libertà individuali nel periodo successivo alla rivoluzione islamica del 1979. Intrecciando la sua storia familiare con la situazione politica iraniana, veniamo a conoscenza della guerra tra Iran e Iraq (1980-1989) e di come l autrice si trasferisca prima in Austria e poi in Francia per poter ricevere un educazione più laica. La sua esperienza in Europa la trasforma profondamente tanto da arrivare a sentirsi senza identità . Questa graphic novel è dunque una riflessione personale di Satrapi, alla ricerca di se stessa e di un senso circa i cambiamenti sociali, economici e politici generati dalla rivoluzione e dalla guerra. | Pensare la contemporaneità | 127

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane