FINESTRE INTERDISCIPLINARI - La ricerca collaborativa

FINESTRE INTERDISCIPLINARI – Scienze umane: Antropologia & Sociologia

LA RICERCA COLLABORATIVA

L’importanza della collaborazione nella ricerca etnografica

La ricerca etnografica è sempre stata collaborativa. Gli antropologi quando fanno ricerca etnografica non possono svolgere il loro mestiere senza coinvolgere coloro di cui osservano e scrivono la vita quotidiana. È sulla base di queste relazioni di collaborazione tra l’etnografo e i suoi interlocutori che gli antropologi creano i loro testi etnografici. Gli incontri tra gli antropologi e le comunità locali, i loro dialoghi e l’aiuto delle persone locali venivano però trascurati nelle monografie e nei testi etnografici dei primi decenni della disciplina. È stato solo con gli sforzi dell’antropologia femminista e le riflessioni postmoderne degli anni Sessanta-Settanta del secolo scorso che si inizia a inserire nelle monografie la voce stessa dell’etnografo e il rapporto con i suoi interlocutori, la cui collaborazione è fondamentale. Nei decenni successivi, la collaborazione è stata a lungo una parte importante del lavoro applicato e pubblico degli antropologi; è però solo negli ultimi decenni che la dimensione collaborativa della ricerca viene riconosciuta come condizione necessaria sia del lavoro accademico sia della ricerca vera e propria.

La collaborazione come parte teorica e metodologica della ricerca sul campo

Nel suo libro The Chicago guide to Collaborative Ethnography (“La guida di Chicago all’etnografia collaborativa”) (2005) l’antropologo Luke Eric Lassiter (n. 1968) integra i dibattiti e le discussioni sull’etica della pratica del lavoro sul campo con una descrizione approfondita delle complesse e varie pratiche di lettura e scrittura collaborativa. Questo è il primo lavoro che affronta il problema della collaborazione come parte sia metodologica sia teorica della ricerca sul campo. Con la globalizzazione e con il mondo sempre più connesso, anche le modalità con cui fare ricerca sono cambiate. Vi sono sempre più antropologi e sociologi che prendono parte a progetti interdisciplinari, andando a fare ricerca in zone del mondo che possono essere diverse da quelle su cui ci si era specializzati precedentemente. Queste circostanze mutevoli rendono la collaborazione un elemento ancora più importante e centrale della ricerca piuttosto che una semplice consapevolezza. Grazie a questo libro, la collaborazione non è più una dimensione segreta o non detta, ma diventa parte delle norme e delle forme della pratica etnografica.

L’etnografia collaborativa è quindi un approccio che enfatizza deliberatamente ed esplicitamente la collaborazione in ogni punto del processo etnografico: dalla concettualizzazione del progetto al lavoro sul campo e, soprattutto, attraverso il processo di scrittura. L’etnografia collaborativa invita i collaboratori a commentare anche durante le fasi di stesura e cerca di renderli apertamente partecipi del testo etnografico man mano che si sviluppa. A sua volta, questa negoziazione viene reintegrata nel processo di lavoro sul campo stesso. Questo processo collaborativo produce lavori che sono co-concepiti, scritti o registrati con gli interlocutori delle comunità locali e che vengono fruiti da un pubblico più ampio, oltre quindi i confini del discorso accademico.

La co-costruzione del testo etnografico

L’etnografia collaborativa è dunque un approccio sia teorico sia metodologico per fare e scrivere l’etnografia. I collaboratori della comunità diventano così una parte centrale della costruzione dei testi etnografici, che sposta il loro ruolo da “informatori”, che si limitano a informare sulla conoscenza su cui si basano le etnografie, a “consulenti”, che cointerpretano la conoscenza e la sua rappresentazione insieme all’etnografo. L’etnografia collaborativa non è sempre pertinente a ogni progetto etnografico, ma è particolarmente appropriata quando gli individui e le comunità desiderano utilizzare l’etnografia per affrontare questioni centrate sulla comunità. Un tale approccio sposta dunque il ruolo degli etnografi, i quali spesso lavorano come facilitatori, affrontando in modo collaborativo i problemi della comunità attraverso partnership di ricerca più eque. Ciò che rende l’etnografia collaborativa particolarmente unica è che coinvolge le persone nella costruzione del lavoro etnografico e così facendo ha il potenziale per estendere le conversazioni sul campo nella co-produzione della conoscenza etnografica.

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 2
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 2
Antropologia, Sociologia, Psicologia – Secondo biennio del liceo delle Scienze umane