5.1 AFFRONTARE LE TRASFORMAZIONI
Come ogni altra fase del ciclo di vita, anche la vecchiaia è caratterizzata da trasformazioni e cambiamenti.
Il rapporto con il proprio corpo diviene nuovamente centrale: spesso esso accusa limitazioni e problematiche più velocemente di quanto la mente non riesca a elaborare. In questi casi il soggetto anziano si sente ancora nel pieno delle forze ma si trova a dover fare i conti con nuove fatiche fisiche, l’impossibilità di svolgere attività che fino a quel momento erano praticate e date per scontate. Il soggetto deve dunque compiere un percorso di elaborazione per riuscire a entrare nell’ottica che probabilmente non potrà più fare tutto ciò che faceva un tempo e questo richiede un processo di adattamento e integrazione delle nuove condizioni nella propria rappresentazione di sé.
Gli acciacchi del corpo spesso implicano la necessità di rivedere anche le relazioni con gli altri, in particolare per quanto riguarda la dinamica autonomia-dipendenza. Quando il corpo inizia a presentare qualche difficoltà, infatti, può succedere che l’individuo anziano abbia bisogno di aiuto nello svolgere compiti e attività. Anche questa nuova condizione necessita di essere processata e accettata: può accadere infatti che l’anziano rifiuti i nuovi vincoli imposti dal corpo e, per difendere la propria autonomia, non chieda aiuto ad altri mettendosi in situazioni anche rischiose. Diversamente può accadere che, avvertendosi più fragile, si ponga in una posizione di totale bisogno e dipendenza dall’altro. Questo implica necessariamente una revisione dei rapporti con i propri cari, i quali si trovano a dover fare anch’essi un percorso di accettazione della nuova condizione e delle nuove richieste da parte del parente anziano.
Nel caso in cui questi cambiamenti avvengano troppo in fretta, o il soggetto faccia particolarmente fatica ad accettarli, anche il suo umore può risentirne e influire negativamente sulla possibilità di affrontare l’età della vecchiaia con serenità.