L’UNITÀ IN BREVE

L’unità in breve

L’ADOLESCENZA

1. Sfida e confronto: i riti di passaggio

L’adolescenza è la fase di transizione dall’infanzia all’età adulta. Viene chiamata “seconda nascita” poiché l’adolescente ha il compito di diventare autonomo rispetto alla famiglia d’origine, dare forma alla propria identità e costruirsi un ruolo sociale.

L’ingresso dei ragazzi nel mondo degli adulti era celebrato nelle culture classiche e in quelle tribali da riti che prevedevano prove di coraggio; oggi il “rito” iniziatico assume piuttosto la forma di un progetto di realizzazione personale.

2. Generazione Internet

Nella società attuale questo periodo di transizione si è allungato, in linea con i cambiamenti culturali avvenuti negli ultimi decenni, tra cui il differimento del matrimonio e della procreazione e percorsi scolastici e lavorativi più lunghi. Fra questi vi è anche l’uso di Internetdivenuto un “luogo” d’incontro per la iGeneration, che vi trascorre molto tempo a scapito delle interazioni sociali in carne e ossa.

3. Gli amici e il gruppo dei pari

L’adolescente si relaziona soprattutto con il gruppo dei pari, con i quali si identifica e si confronta, e condivide il processo creativo della crescita. La socializzazione tra pari aiuta a maturare abilità sociali e competenze affettive e cognitive; il confronto tra la percezione di sé e il riscontro da parte degli altri aiuta a costruire la propria identità soggettiva.

4. L’amore e il desiderio

Tra coetanei nascono anche le prime relazioni sentimentali, nelle quali si sperimenta per la prima volta la sessualità e ci si sostiene vicendevolmente nel percorso di realizzazione di sé; si tratta all’inizio talvolta di amore platonico, che da un lato sostituisce l’amore genitoriale e dall’altro rinsalda la relazione con se stessi.

Successivamente le relazioni di coppia possono essere vissute in una prospettiva di sperimentazione oppure essere di tipo narcisistico, cioè volte a raggiungere un ruolo sociale.

5. IL RAPPORTO CON I GENITORI: DALLA FAMIGLIA NORMATIVA ALLA FAMIGLIA AFFETTIVA, DA EDIPO A NARCISO

Gli adolescenti di oggi crescono all’interno della famiglia etica, dominata dagli affetti e dalla mancanza di conflitti, diversamente da quanto avveniva in passato nella famiglia normativa in cui era il padre a dettare regole e leggi.

L’ostacolo alla crescita, oggi, può così essere la vergogna di deludere le aspettative dei propri genitori.

Pietropolli Charmet definisce “Edipo” il figlio della famiglia normativa e “Narciso” quello della famiglia etica.

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6. IL RAPPORTO CON LA LEGGE: TRASGRESSIONE E ANTISOCIALITÀ

La trasgressione e l’inosservanza delle regole sono caratteristiche tipiche della fase adolescenziale, spiegabili principalmente in base ai fattori evolutivi dell’aumento dell’impulsività, della messa in discussione dell’autorità e del ruolo svolto dal gruppo dei pari.

In alcuni casi la trasgressione può sfociare in vere e proprie condotte antisociali che scaturiscono dal desiderio, messo in atto in modo distorto, di superare un blocco di crescita.

Vi sono due forme di comportamento antisociale:

  • overt, “esplicito”, più tipicamente maschile;
  • covert, “nascosto”, più tipicamente femminile.
7. IL RAPPORTO CON IL CIBO: ANORESSIA E BULIMIA

L’insorgenza di disturbi del comportamento alimentare in adolescenza ha a che fare con la difficoltà d’integrazione nell’immagine di sé dei cambiamenti fisici avviati con la pubertà. I disturbi più diffusi sono:

  • l’anoressia nervosa, caratterizzata dalla restrizione nell’assunzione di calorie, dalla percezione alterata della propria forma fisica, dal terrore di ingrassare;
  • la bulimia nervosa, caratterizzata dall’ingestione di grandi quantità di cibo in un tempo circoscritto e da condotta compensatoria per prevenire l’aumento di peso come il vomito autoindotto.
8. LA SOCIALIZZAZIONE IMMAGINARIA, IL MONDO NELLA RETE

Quando l’adolescente non riesce a confrontarsi con lo sguardo dei suoi coetanei perché rintraccia in esso solo lo specchio della sua inadeguatezza può decidere di ritirarsi da tutte le attività sociali, compresa la scuola, per chiudersi nella sua stanza.

È il fenomeno del ritiro sociale, nel quale spesso la connessione con la rete diviene l’unico modo per socializzare, perché è possibile mostrare di sé solo ciò che si vuole: questo però finisce per aumentare l’isolamento.

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 2
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 2
Antropologia, Sociologia, Psicologia – Secondo biennio del liceo delle Scienze umane