6 Il rapporto con la legge: trasgressione e antisocialità

6. Il rapporto con la legge: trasgressione e antisocialità

6.1 L’età delle trasgressioni

L’adolescenza di per sé è l’età delle trasgressioni. Fughe da casa, consumo di sostanze stupefacenti, risse, atti vandalici, furti sono tutti comportamenti, più o meno gravi, che spesso vengono messi in atto durante questa fase della vita. Proprio perché la trasgressione è la caratteristica universale dell’adolescenza, può essere difficile distinguere quando è espressione di una normale ribellione adolescenziale o indice di condotte problematiche.

I principali fattori evolutivi che possono spiegare la maggiore propensione alla trasgressività degli adolescenti sono:

  • l’aumento dell’impulsività;
  • la messa in discussione dell’autorità dei genitori e degli adulti che prende avvio a partire dalle nuove esigenze di autonomia;
  • l’effetto di diffusione della responsabilità determinato dall’importanza del gruppo, con una conseguente sensazione di diminuzione della responsabilità individuale, attenuata dalla presenza degli altri.

Sotto la spinta di nuovi impulsi difficili da controllare e il desiderio di nuove scoperte, le regole apprese e seguite fino a quel momento vengono messe in discussione, vissute come prive di senso, come limiti fatti apposta per essere superati, tanto più nel contesto della famiglia affettiva che, già di per sé, non attribuisce molta importanza ai divieti e alle regole. Spesso, in questi casi, si ha a che fare con adolescenti che si trovano in difficoltà nella costruzione di una propria identità sociale e che fanno fatica a riconoscere il proprio valore e, pertanto, sentono venire meno la capacità di poter determinare il proprio futuro: può accadere così che mettano in atto comportamenti trasgressivi, e in alcuni casi addirittura violenti, alla ricerca esasperata di un’immagine di sé che li faccia sentire adulti.

 >> pagina 438 

6.2 I comportamenti antisociali

Molte trasgressioni possono essere interpretate come un tentativo di anticipare in maniera amplificata i comportamenti che contraddistinguono l’età adulta, con l’obiettivo di raggiungere il prima possibile la maturità. A questo proposito Arnaldo Novelletto (1931-2006) parla di «fantasia di recupero maturativo»: un modo immaginario, che può esprimersi attraverso un gesto violento o un furto, di compensare un blocco e un ritardo nel processo di maturazione.

Nella maggioranza dei casi i ▶ comportamenti antisociali vengono condivisi con il gruppo, sia esso occasionale o ben strutturato, come le gang o bande. Trasgredire la legge in gruppo diminuisce la sensazione di responsabilità individuale che viene invece avvertita come diffusa e condivisa. Il contesto sociale inoltre è determinante nella definizione dell’antisocialità minorile, in quanto contribuisce, attraverso la condizione di determinati valori sociali, a stabilire ciò che è permesso o proibito, ponendo di fatto i limiti il cui superamento costituisce la trasgressione.

È possibile evidenziare due forme di comportamento antisociale:

  • comportamento antisociale overt, ovvero “esplicito”, più tipicamente maschile, che si esprime principalmente attraverso confronti diretti e atteggiamenti di tipo oppositivo o provocatorio fino ad atti vandalici o violenti;
  • comportamento antisociale covert, cioè “nascosto”, più tipicamente femminile, caratterizzato da bugie, furti, vagabondaggio: in questo caso può succedere che gli adulti di riferimento (genitori e insegnanti) neanche se ne accorgano.

per lo studio

1. Quali sono i principali fattori evolutivi che si trovano alla base della trasgressività adolescenziale?

2. In che cosa si distinguono il comportamento antisociale covert e il comportamento antisociale overt?


  Per discutere INSIEME 

Cercate in rete o sui giornali notizie di cronaca che riguardano adolescenti provando a comprendere se si tratta di semplici trasgressioni adolescenziali o di comportamenti antisociali. Quindi, cercate d’individuare quali sono i fattori principali che secondo voi hanno concorso alla messa in atto di tali comportamenti e discutetene in classe.

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 2
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 2
Antropologia, Sociologia, Psicologia – Secondo biennio del liceo delle Scienze umane