VERSO LE COMPETENZE

VERSO LE COMPETENZE

CONOSCENZE
1 Scegli il completamento corretto.

a. La sociologia studia:
  • 1 gli individui e i loro processi mentali.
  • 2 la società, le strutture e le interazioni sociali.
  • 3 le leggi e i sistemi politici delle diverse nazioni.

b. Con l’espressione “sguardo sociologico” si intende la capacità di:
  • 1 mettere in discussione gli aspetti più comuni della vita quotidiana.
  • 2 leggere i manuali di sociologia con un approccio critico.
  • 3 studiare tanti e differenti tipi di società.

c. La sociologia si distingue dalle altre scienze sociali perché:
  • 1 è l’unica che si occupa della società.
  • 2 ha sviluppato teorie e metodi distintivi.
  • 3 è nata per prima.

d. Nella scala gerarchica delle scienze di Comte la sociologia si pone:
  • 1 al vertice.
  • 2 al pari di matematica e filosofia.
  • 3 alla base.

e. La dinamica sociale si basa sul concetto di:
  • 1 progresso.
  • 2 ordine.
  • 3 gerarchia.
2 Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

a. L’Illuminismo rifiuta il metodo scientifico per risolvere i problemi della società.
  •   V       F   
b. Il positivismo è una corrente di pensiero basata su una visione ottimistica della realtà.
  •   V       F   
c. Comte è considerato il padre della sociologia.
  •   V       F   
d. Per Marx il motore della storia è la lotta di classe.
  •   V       F   
e. Lo status è il risultato delle aspettative legate al ruolo.
  •   V       F   
3 Completa le frasi utilizzando le espressioni e i termini elencati di seguito.

dati empirici • economici • borghesi • proletari • percezioni erronee • capitalisti • produzione • operai

a. La sociologia si caratterizza, oltre che per particolari concetti e teorie, per l’utilizzo di .....................................
Questo fu uno dei principali elementi di distinzione tra la sociologia e la .....................................
b. Secondo Marx le classi sociali si definiscono essenzialmente in termini ............................, in rapporto alla proprietà o meno dei mezzi di ............................, che distingue in ogni periodo due classi fondamentali: ............................ o ............................ e ............................ o ............................, “venditori” della propria forza lavoro.
LESSICO
4 Fornisci una definizione per ognuna delle seguenti parole ed espressioni.

a. Sociologia 

b. Società 

c. Ruolo sociale 

d. Istituzionalizzazione 

e. “Sguardo sociologico”

f. Mobilità sociale 

g. Stereotipo 

h. Teologico 

i. Classe sociale 

j. Conoscenza empirica 

k. Selezione naturale 

l. Lotta di classe 

m. Proletariato

ESPOSIZIONE ORALE
5 Svolgi oralmente le seguenti attività.

a. Definisci che cosa si intende per visione “teatrale” della vita sociale.
b. Descrivi i principi fondamentali del “materialismo storico”.
c. Approfondisci che cosa significa che la sociologia individua la possibilità di esistere di una società nella continua relazione tra struttura sociale e interazione sociale.
d. Riassumi brevemente la nascita e lo sviluppo della sociologia come disciplina.

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ANALISI E COMPRENSIONE DI UN DOCUMENTO

6 Leggi con attenzione questo brano, tratto da Le città invisibili di Italo Calvino. La “città invisibile”
di cui si parla è Leonia, che offre il pretesto per affrontare uno dei più importanti problemi
dell’ambiente e della società contemporanea: i rifiuti. Dopo la lettura, svolgi le attività.


La città di Leonia rifà se stessa tutti i giorni: ogni mattina la popolazione si sveglia tra lenzuola fresche, si lava con saponette appena sgusciate dall’involucro, indossa vestaglie nuove fiammanti, estrae dal più perfezionato frigorifero barattoli di latta ancora intonsi, ascoltando le ultime filastrocche dall’ultimo modello d’apparecchio.
Sui marciapiedi, avviluppati in tersi sacchi di plastica, i resti della Leonia di ieri aspettano il carro dello spazzaturaio. Non solo tubi di dentifricio schiacciati, lampadine fulminate, giornali, contenitori, materiale di imballaggio, ma anche scaldabagni, enciclopedie, pianoforti, servizi di porcellana: più che dalle cose che ogni giorno vengono fabbricate vendute e comprate, l’opulenza di Leonia si misura dalle cose che ogni giorno vengono buttate via per far posto alle nuove. Tanto che ci si chiede se la vera passione di Leonia sia davvero come dicono il godere delle cose nuove e diverse, o non piuttosto l’espellere, l’allontanare da sé, il mondarsi d’una ricorrente impurità. Certo è che gli spazzaturai sono accolti come angeli, e il loro compito di rimuovere i resti dell’esistenza di ieri è circondato da un rispetto silenzioso, come un rito che ispira devozione, o forse solo perché una volta buttata via la roba nessuno vuole più averci da pensare.
Dove portino ogni giorno il loro carico gli spazzaturai nessuno se lo chiede: fuori della città, certo; ma ogni anno la città si espande, e gli immondezzai devono arretrare più lontano;
l’imponenza del gettito aumenta e le cataste s’innalzano, si stratificano, si dispiegano su un perimetro più vasto. Aggiungi che più l’arte di Leonia eccelle nel fabbricare nuovi materiali, più la spazzatura migliora la sua sostanza, resiste al tempo, alle intemperie, a fermentazioni e combustioni. È una fortezza di rimasugli indistruttibili che circonda Leonia, la sovrasta da ogni lato come un acrocoro di montagne.
Il risultato è questo: che più Leonia espelle roba più ne accumula; le squame del suo passato si saldano in una corazza che non si può togliere; rinnovandosi ogni giorno la città conserva tutta se stessa nella sua forma definitiva: quella delle spazzature d’ieri che s’ammucchiano sulle spazzature dell’altroieri e di tutti i suoi giorni e anni e lustri.
Il pattume di Leonia a poco a poco invaderebbe il mondo, se sullo sterminato immondezzaio non stessero premendo, aldilà dell’estremo crinale, immondezzai di altre città, che anch’esse spingono lontano da sé montagne di rifiuti. Forse il mondo intero, oltre i confini di Leonia, è ricoperto da crateri di spazzatura, ognuno con al centro una metropoli in eruzione ininterrotta. I confini tra le città estranee e nemiche sono bastioni infetti in cui i detriti dell’una e dell’altra si puntellano a vicenda, si sovrastano, si mescolano.
Più ne cresce l’altezza, più incombe il pericolo delle frane: basta che un barattolo, un vecchio pneumatico, un fiasco spagliato rotoli dalla parte di Leonia e una valanga di scarpe spaiate, calendari d’anni trascorsi, fiori secchi sommergerà la città nel proprio passato che invano tentava di respingere, mescolato con quello delle altre città limitrofe, finalmente monde: un cataclisma spianerà la sordida catena montuosa, cancellerà ogni traccia della metropoli sempre vestita a nuovo. Già dalle città vicine sono pronti coi rulli compressori per spianare il suolo, estendersi nel nuovo territorio, ingrandire se stesse, allontanare i nuovi immondezzai.


Italo Calvino, Le città invisibili, Einaudi, Torino 1972, p. 54


1. La città di Leonia è assunta a metafora e simbolo di un’intera civiltà, la cosiddetta “civiltà dei consumi”. Ricerca, ripercorrendo con attenzione il testo, tutti gli oggetti simbolo di questa civiltà e mettili a confronto con gli oggetti che possono invece essere considerati simboli della civiltà presente.
2. «Gli spazzaturai sono accolti come angeli e il loro compito di rimuovere i resti dell’esistenza di ieri è circondato da un rispetto silenzioso, come un rito che ispira devozione», scrive Calvino. Spiega con parole tue perché gli abitanti di Leonia abbiano questo tipo di devozione nei confronti di chi raccoglie la spazzatura.
3. Raccogli materiale pubblicitario che propaganda la raccolta differenziata e il riciclaggio di alcune materie (vetro, plastica, carta) e cerca di decifrare le caratteristiche di tali messaggi: a chi si rivolgono? Che tipo di linguaggio usano?

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7 Osserva l’immagine e prova a esercitare il tuo sguardo sociologico rispondendo alla seguente domanda: di quali processi, status e strutture sociali è rappresentativa l’immagine che stai guardando?

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 2
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 2
Antropologia, Sociologia, Psicologia – Secondo biennio del liceo delle Scienze umane