4 La sociologia come scienza e come disciplina

4. La sociologia come scienza e come disciplina

4.1 LA SOCIOLOGIA COME SCIENZA

La sociologia non si presenta come una generica attitudine a riflettere sui problemi sociali, ma si caratterizza come una scienza autonoma, contraddistinta da proprie teorie e metodi di ricerca e da un’identità disciplinare distinta dalle altre scienze. 

Una delle caratteristiche fondamentali della sociologia è quella di coniugare l’uso di teorie e concetti con l’adozione di metodi di indagine empirici, ovvero con l’utilizzo sistematico di tecniche di raccolta di dati relativi a quello che succede nella società. Per questa ragione la sociologia rappresenta una scienza empirica, ovvero una scienza che, partendo da ipotesi e teorie su come funziona la società, è poi portata a ricercare dati e fatti in grado di confermare o smentire tali ipotesi e teorie, sottoponendo così le tesi iniziali a una verifica empirica. 

Tale verifica è al giorno d’oggi particolarmente utile, perché sempre più spesso nel dibattito pubblico si costruiscono percezioni fuorvianti ed erronee su vari fenomeni sociali, per ragioni che riguardano la presenza di  stereotipi e di comportamenti emotivi, o per le logiche di funzionamento dei mezzi di informazione. Uno dei compiti della sociologia, dunque, è proprio quello di produrre interpretazioni della realtà più affidabili di quelle che circolano, a volte, in Internet, sui giornali, alla radio, in televisione, o di quelle veicolate dai leader politici. 

Peraltro, la descrizione statistica dei fenomeni sociali è un lavoro fondamentale per il funzionamento dei paesi moderni, che devono essere gestiti dai politici e dalle istituzioni in base a conoscenze affidabili relative ai modi e ai tempi di cambiamento della composizione sociale. Anche per questo, tutti i paesi hanno delle agenzie apposite che si occupano della raccolta e dell’analisi dei dati come, per esempio, accade in Italia con l’Istituto di Statistica Nazionale (Istat), creato nel 1926 ▶ APPROFONDIAMO |.

  esperienze attive

Una ricerca sul sito web dell’Istat Suddivisi in gruppi di tre persone, cercate sul sito dell’Istat alcuni dati che riguardano la società italiana. Collegatevi alla pagina che contiene le banche dati: http://dati.istat.it. Qui l’Istat vi dà la possibilità di attingere ai dati disponibili su vari temi: dalla situazione ambientale alla composizione delle famiglie, dai dati sui viaggi alle condizioni di salute degli italiani, dai dati economici a quelli sulla scuola e l’istruzione. Scegliete un argomento che vi interessa particolarmente, scaricate o copiate i dati che avete trovato e provate a scrivere un breve commento che spieghi che cosa sono in grado di dirci sulla società.

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approfondiamo  L’ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA (ISTAT)

Tra i differenti metodi utilizzati dalla sociologia, uno spazio specifico è occupato dall’analisi statistica della società, realizzata attraverso la raccolta e lo studio matematico di dati sulla popolazione, sulle sue condizioni e sui comportamenti degli individui. 

L’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) è il principale produttore di statistiche ufficiali in Italia e le sue attività comprendono il censimento della popolazione, le rilevazioni economiche e una serie di indagini e analisi sociali, culturali, ambientali e relative alla salute dei cittadini. L’Istat, creato nel 1926, è membro del Sistema statistico europeo, che si occupa di coordinare le indagini statistiche comparate di tutti i paesi dell’Unione Europea. Tra le varie attività di analisi, l’Istat si occupa anche di realizzare ogni dieci anni il censimento generale della popolazione, ovvero la raccolta sistematica di alcune informazioni di base sulla composizione della società: il numero dei residenti, la loro collocazione geografica e altre caratteristiche individuali e relative ai gruppi familiari. 

Tra le analisi più elaborate realizzate dall’Istat vi è il calcolo delle persone che si trovano in condizione di povertà nel nostro paese. Uno dei dati per descrivere questa situazione è l’incidenza della povertà assoluta, ovvero la proporzione di individui che vivono in famiglie in cui il reddito mensile non è sufficiente per acquistare un insieme di beni considerati essenziali. Come è facile intuire, maggiore è il numero degli individui in condizione di povertà, peggiori saranno le condizioni economiche e sociali del paese. Inoltre, è possibile che la povertà incida diversamente a livello territoriale, come nel caso dell’Italia e di molti altri paesi europei.

L’Istituto ha il compito non solo di produrre analisi statistiche sulla società, ma anche di divulgarle attraverso specifiche pubblicazioni periodiche come l’“Annuario statistico italiano”. I dati sulla società italiana, raccolti dall’Istat a cadenza regolare, rappresentano un importante patrimonio conoscitivo per la pianificazione economica, nonché per la comprensione del mutamento della società italiana. I dati prodotti sono disponibili, raccolti e pubblicizzati attraverso banche dati, tavole di dati, comunicati stampa, cataloghi, pubblicazioni scientifiche consultabili on line all’indirizzo: www.istat.it.

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4.2 LA SOCIOLOGIA SI DISTINGUE DA BIOLOGIA, PSICOLOGIA ED ECONOMIA

La nascita della sociologia non fu immediata e repentina. Anche dopo che la parola “sociologia” venne introdotta nel 1838 da Auguste Comte (1798-1857), per descrivere una scienza dedicata espressamente allo studio della società, gli studi sociologici rimasero per vari decenni mescolati con altri ambiti del sapere. 

Innanzitutto, lo studio della società era influenzato dalla biologia e in particolare dalle teorie di Charles Darwin (1809-1882) sull’evoluzione delle specie animali e sulla discendenza diretta dell’uomo dal mondo animale; in secondo luogo, nel corso dell’Ottocento la psicologia aveva iniziato a spiegare i comportamenti umani attraverso lo studio del funzionamento della mente degli individui; infine, le scienze economiche già dal XVII secolo, grazie alle teorie dell’economista Adam Smith (1723-1790), avevano proposto spiegazioni del funzionamento della società a partire dai comportamenti economici.

4.3 LA NASCITA DELLA SOCIOLOGIA COME DISCIPLINA

Dal punto di vista storico, la sociologia nasce alla luce di tre avvenimenti fondamentali: la Rivoluzione industriale, la Rivoluzione americana e la Rivoluzione francese. Nasce quindi in un periodo di transizione storica e sociale: la Rivoluzione industriale modifica gli assetti socioeconomici; la Rivoluzione francese e quella americana contribuiscono a diffondere le idee di libertà e di uguaglianza e producono importanti cambiamenti a livello politico-sociale; nascono due nuove classi sociali, la borghesia e il proletariato. 

A fronte di tanti e contemporanei cambiamenti, la domanda su come sia possibile l’evolversi della società sorge in modo quasi ovvio; così come emerge la necessità di una disciplina “nuova”, diversa dalla storia e dalla filosofia, per quanto con queste necessariamente in contatto, e capace di interpretare e leggere i nuovi assetti sociali

Dal punto di vista culturale e filosofico la sociologia prende forma come disciplina nel più ampio contesto dell’▶ Illuminismo e del  positivismo. Sorto in Gran Bretagna nel Settecento, l’Illuminismo diventa un vero e proprio movimento culturale, la cui principale caratteristica è la convinzione di poter risolvere con i “lumi” della ragione e del metodo scientifico – in contrapposizione al sapere derivato dalla tradizione e dai dogmi religiosi – i problemi sociali, politici ed economici. Come corrente di pensiero si sviluppa soprattutto in Francia con autori quali Rousseau, Voltaire e Diderot. Tuttavia, per le origini della sociologia, è opportuno ricordare Charles- Alexis-Henri Clerel de Tocqueville (1805-1859), che analizzò le condizioni sociali e il rapporto tra Stato, economia e individui nelle società occidentali, e Charles Louis de Secondat barone di Montesquieu (1689-1756) che individuò tre forme di governo corrispondenti a tre diversi tipi di società ▶ APPROFONDIAMO |.

Il positivismo si sviluppa nel XIX secolo quale logica conseguenza dell’Illuminismo e costituisce il contesto filosofico in cui nasce la sociologia. Dall’Illuminismo il positivismo riprende la fiducia nella ragione e nel sapere come mezzi per conseguire la “pubblica felicità”, l’esaltazione della scienza e della ▶ conoscenza empirica, una visione laica della vita e dello Stato, ma aggiunge anche una cieca fede nel progresso, sostenendo che la storia dell’umanità tende naturalmente a evolvere verso il meglio.

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approfondiamo  Montesquieu e le tre forme di governo

Charles Louis de Secondat barone di Montesquieu fu un filosofo, giurista e pensatore politico francese. Conosciuto per aver fondato la teoria politica della separazione dei poteri – secondo la quale è essenziale per la libertà dei cittadini che il potere legislativo (fare le leggi), il potere esecutivo (farle eseguire) e il potere giudiziario (giudicare i trasgressori) siano nettamente separati –, cercò di dimostrare che, come ogni essere vivente, anche la società possiede un proprio ordine e segue leggi costanti. Tali leggi però non sono assolute, cioè indipendenti dallo spazio e dal tempo, ma variano con il mutare delle situazioni: la società è quindi il risultato, da un lato, dell’influenza esercitata da diversi fattori naturali – primi fra tutti, il clima e le risorse della Terra – e, dall’altro, da costumi, usanze, tradizioni, credenze religiose propri della sua popolazione. 

Per tenere conto di questo aspetto Montesquieu individua tre forme di governo, a cui sono collegabili tre diversi tipi di società con tre differenti dimensioni: 

1 la repubblica, in cui il popolo detiene il potere, è fondata sull’uguaglianza all’interno della società e può esistere solo in un piccolo territorio; 

2 la monarchia, in cui uno solo governa, ma secondo leggi fisse, è basata sulla disuguaglianza, sebbene il bene della collettività sia assicurato, e ha bisogno per esistere di uno Stato di medie dimensioni; 

3 il dispotismo, in cui uno solo governa senza legge e secondo la sua volontà, è fondato sulla paura, l’arbitrarietà e la violenza ed è indispensabile in un impero di grandi dimensioni. 

Se l’analisi di Montesquieu muove da come una ipotetica società dovrebbe essere governata, di fatto egli arriva a esaminare come le diverse società sono state governate, cercando di inquadrarle nella tipologia da lui elaborata. Proprio questo atteggiamento scientifico di analisi farà sì che Comte identifichi in lui un precursore del pensiero sociologico e che molti altri, in seguito, lo considerino il fondatore di una scienza della società.

per lo studio
1. In quale contesto storico e filosofico nasce la sociologia?
2. Per quale motivo la sociologia può essere definita una scienza?
3. Quali principi accomunano Illuminismo e positivismo? Quali li differenziano?


  Per discutere INSIEME 

Nel suo testo più famoso, Lo spirito delle leggi (1748), Montesquieu afferma: «C’è in Europa una specie di equilibrio tra le nazioni del sud e quelle del nord. Le prime hanno ogni sorta di comodità per la vita e pochi bisogni; le seconde hanno molti bisogni e poche comodità. […] L’equilibrio viene mantenuto per la pigrizia che la natura ha dato ai popoli del sud, e per l’attività dell’industriosità che ha dato a quelli del nord». 
Discutete in classe su tale affermazione e confrontate le vostre opinioni.

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 2
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 2
Antropologia, Sociologia, Psicologia – Secondo biennio del liceo delle Scienze umane