3.1 L’INTERAZIONE ROUTINARIA
Due individui si incrociano sul marciapiede di una strada: si scambiano una rapida occhiata, ma nel momento in cui si passano accanto entrambi distolgono lo sguardo, evitando di fissare l’altro. L’azione avviene in modo quasi automatico, senza che le due persone abbiano apparentemente bisogno di pensarci. Può apparire un’azione talmente banale da non essere neanche degna di nota.
Secondo Erving Goffman (1922-1982), uno dei più importanti sociologi del Novecento, questo è un perfetto esempio della “disattenzione civile”, che spesso le persone mettono in atto nel corso della loro quotidianità. La disattenzione civile equivale al segnalare all’altro di aver notato la sua presenza, attraverso una rapida occhiata, evitando però ulteriori gesti che potrebbero essere interpretati come invadenti o ostili e, dunque, distogliendo lo sguardo.
La disattenzione civile è solo una delle numerose routine d’interazione che reggono la vita quotidiana. La vita sociale è infatti organizzata sulla base di comportamenti e azioni che si ripetono con una tale frequenza da diventare quasi automatici. La sociologia è estremamente interessata allo studio di tali routine, poiché queste danno ordine e stabilità al mondo sociale.
- Alcune routine sono frutto di comportamenti collettivi: nel caso della disattenzione civile, non c’è nessuna legge che obblighi a lanciarsi una rapida occhiata e poi a distogliere lo sguardo quando ci si incrocia per strada.
- Altre routine possono derivare da motivi di ordine culturale: come, per esempio, il modo di salutarsi o i comportamenti appropriati da tenere quando si è a tavola assieme ad altre persone.
- Altre ancora sono collegate alle tecnologie e agli oggetti più comunemente diffusi in una data società: provate a pensare come cambierebbe il vostro modo di comunicare e di gestire le relazioni con gli altri se ci fossero unicamente telefoni fissi o cabine telefoni che che permettono di far entrare solo una persona per volta e che costringono a pagare per ogni singola conversazione.
- Infine, ci sono routine d’interazione che rimandano direttamente ad alcuni ruoli e strutture sociali.