L’UNITÀ IN BREVE

L’unità in breve

Famiglie

1. Le relazioni di parentela

Le relazioni di parentela sono un aspetto fondamentale della vita degli esseri umani perché definiscono i gruppi sociali e la posizione reciproca dei membri che vi appartengono.

La parentela è un modo per ordinare i rapporti tra individui sulla base di due principi: la consanguineità, cioè i legami di sangue, e l’affinità, cioè i rapporti matrimoniali e quelli che ne derivano.

I legami di parentela non sono la semplice espressione di relazioni biologiche, ma sono sempre costrutti culturali. La natura impone solo due criteri: non possiamo trasmettere intatta tutta la nostra eredità, facendo figli identici a noi (assenza assoluta di diversità) e non possiamo riprodurci con animali di altre specie (diversità massima). Qualunque scelta all’interno della gamma compresa tra questi poli è frutto di una costruzione storica e culturale.

Il tabu dell’incesto, come lo ha definito Levi-Strauss, può essere visto come la linea di congiunzione tra natura e cultura perché è una proibizione talmente diffusa da funzionare come una regola biologica.

2. La discendenza

La discendenza costituisce i rapporti di parentela basati sulla filiazione – non necessariamente biologica – tra individui. Essa regola l’accesso alle risorse, il trasferimento dei beni materiali, dei diritti/doveri e dello status sociale; determina il nome delle persone, l’appartenenza etnica, la residenza. L’insieme dei legami fra una persona e i suoi antenati forma i gruppi di discendenza, che possono essere unilineari (in cui la discendenza passa solo attraverso il padre o la madre) o bilaterali (in cui è trasmessa da entrambi i genitori). I gruppi di discendenza unilineari sono detti lignaggi e costituiscono dei gruppi corporati, cioè implicano diritti e doveri collettivi, come l’alleanza contro nemici esterni, la cooperazione economica e rituale, e così via. Per questo i gruppi di discendenza sono spesso il fondamento dell’organizzazione sociale e politica di una comunità, come tra i Nuer studiati da Evans-Pritchard.

Il clan differisce dal lignaggio per il fatto che, mentre in questo l’antenato comune è una persona reale e i legami genealogici dei membri con lui sono esattamente conosciuti, nel clan questi legami non si conoscono con esattezza e l’antenato comune è spesso un essere mitico.

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3. Il matrimonio

L’altra relazione di base nei rapporti di parentela è il matrimonio, che sancisce un legame di affinità tra gli individui ed è un modo per stabilire alleanze durature tra gruppi. Lévi-Strauss ha individuato due tipi di sistemi matrimoniali: quelli elementari, che specificano le categorie di persone con cui ci si può/deve sposare, per esempio soggetti interni (endogamia) o esterni (esogamia) al proprio gruppo; e quelli complessi, che indicano soltanto chi non si deve sposare, spesso in base a fattori socioeconomici.

In molte società il matrimonio comporta il trasferimento di beni da una famiglia all’altra e il cambio di residenza di almeno uno dei coniugi, a seconda del modello in vigore (virilocale o uxorilocale, patrilocale o matrilocale, avuncolocale, neolocale). Come ha scritto Leach, il matrimonio è un’istituzione che stabilisce una serie di diritti reciproci degli sposi e di genitori e prole, ma le sue implicazioni sociali e giuridiche variano da società a società. Anche la famiglia può assumere forme diverse a seconda del contesto: quella più diffusa nella società occidentale è la famiglia nucleare monogamica, ma esistono famiglie poliginiche o poliandriche (dove un uomo sposa più donne o viceversa), famiglie formate da due donne, di cui una sterile che funge da padre sociale, famiglie con matrimonio di levirato o sororato, e così via. Esiste una grande variabilità, perché la famiglia non è un dato di natura, ma un prodotto storico.

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 2
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 2
Antropologia, Sociologia, Psicologia – Secondo biennio del liceo delle Scienze umane