VERSO LE COMPETENZE

VERSO LE COMPETENZE

CONOSCENZE

1 Scegli il completamento corretto.


a. Secondo André Leroi-Gourhan nell’evoluzione degli ominidi il passo più importante per lo sviluppo del linguaggio umano è stato cominciare a:

  • 1 cuocere i cibi.
  • 2 utilizzare le mani per costruire utensili.
  • 3 cacciare gli animali.


b. La capacità di adattare al contesto il modo in cui parliamo scegliendo in maniera appropriata parole ed espressioni si può definire:

  • 1 competenza linguistica.
  • 2 competenza comunicativa.
  • 3 competenza verbale.


c. Una cultura si può definire a oralità diffusa quando:

  • 1 la scrittura esercita una grande influenza ma è ancora assente un alfabeto scritto.
  • 2 non è ancora presente alcuna forma di scrittura.
  • 3 la scrittura è completamente radicata.

2 Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).


a. Il linguaggio umano è un fenomeno interamente culturale in quanto si avvale esclusivamente dell’uso di simboli arbitrari.

  •   V       F   

b. Per competenza comunicativa si intende la capacità di parlare in modo grammaticalmente corretto e corrisponde alla padronanza grammaticale propria dell’adulto.

  •   V       F   

c. Secondo l’antropologia per comprendere il significato delle forme artistiche native è necessario immergerle nel contesto complessivo socioculturale ed economico entro cui sono prodotte.

  •   V       F   

d. L’antropologo britannico Jack Goody ha mostrato che gli esseri umani non possiedono tutte le stesse potenzialità intellettive.

  •   V       F   

e. Le persone appartenenti a culture a oralità diffusa non possono essere definiti “analfabeti” nel senso corrente del termine.

  •   V       F   

3 Abbina ciascun concetto alla sua definizione sintetica.

  • a. Arbitrarietà
  • b. Teorie locali della parola
  • c. Relativismo linguistico
  • d. Linguaggio

1. Fenomeno bioculturale che opera con un sistema di simboli vocali arbitrari, socialmente condivisi e spesso inconsapevoli nel gruppo di parlanti.

2. Fra le più importanti caratteristiche del linguaggio umano: l’assenza di qualsiasi nesso obbligatorio fra suono e significato.

3. Concezione secondo cui le strutture linguistiche orientano completamente la percezione degli individui sulla base di quell’esperienza codificata, determinando la particolare visione del mondo che questi individui possiedono.

4. L’insieme delle credenze e delle azioni rituali che in una cultura definiscono le potenzialità attive e magiche delle parole.

LESSICO

4 Fornisci una definizione per ciascuna delle seguenti parole o espressioni.


a. Simbolo

b. Lingua

c. Idioma

d. Universalità semantica

e. Competenza comunicativa

f. Cultura subalterna

g. Oralità secondaria

h. Competenza linguistica

i. Etnopragmatica

j. Creolo

k. Lingua pidgin

l. Oralità primaria

m. Oralità ristretta

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ESPOSIZIONE ORALE

5 Rispondi oralmente alle seguenti domande.


a. Qual è una conseguenza importante del colonialismo europeo dal punto di vista delle lingue?

b. Quali possono essere le cause della morte di una lingua?

c. Quali circostanze ostacolano il programma di rivitalizzazione linguistica?

d. In che cosa si caratterizza l’approccio antropologico allo studio dell’arte nativa?

ANALISI E COMPRENSIONE DI UN DOCUMENTO

6 Leggi attentamente il seguente brano, tratto da Cent’anni di solitudine (1967) di Gabriel García Márquez. In questo passo si racconta di quando il villaggio di Macondo fu colpito dalla peste dell’insonnia: gli abitanti non riuscivano più a dormire e, una volta abituatisi allo stato di veglia, avrebbero perso progressivamente la memoria, dimenticando il nome e la nozione delle cose, fino a smarrire persino la coscienza del proprio essere e sprofondare in una sorta di idiozia. Dopo la lettura, rispondi alle domande.


Fu Aureliano a concepire la formula che doveva difenderli per mesi dalla perdita della memoria. La scoprì per caso. Insonne esperto, essendo stato uno dei primi, aveva imparato a perfezionare l’arte dell’oreficeria. Un giorno stava cercando una piccola incudine che usava per laminare i metalli e non ne ricordò il nome. Suo padre glielo disse: «Tasso». Aureliano scrisse il nome su un foglietto che attaccò con la colla alla base dell’incudine: “tasso”. Così fu sicuro di non dimenticarlo in futuro. Non pensò che quella fosse la prima manifestazione dell’oblio, perché l’oggetto aveva un nome difficile da ricordare. Ma pochi giorni dopo scoprì che aveva difficoltà a ricordare quasi tutte le cose del laboratorio. Allora, appiccicò il nome su ciascuna, in modo che bastava leggere la scritta per identificarle. Quando il padre manifestò allarme per aver dimenticato anche i fatti più impressionanti della propria infanzia, Aureliano gli spiegò il suo metodo, e José Arcadio Buendía lo mise in pratica in tutta la casa e poi lo impose a tutto il paese. Con un pennello intinto nell’inchiostro segnò il nome su ogni cosa: “tavolo”, “sedia”, “orologio”, “porta”, “muro”, “letto”, “casseruola”. Andò nel cortile e segnò animali e piante: “mucca”, “capra”, “maiale”, “gallina”, “manioca”, “malanga”, “banano”. A poco a poco, studiando le infinite possibilità dell’oblio, si rese conto che poteva arrivare un giorno in cui avrebbero riconosciuto le cose dalle scritte, ma non si sarebbero ricordati a che servivano. Allora fu più esplicito. Il cartello che appese al collo della mucca era una dimostrazione esemplare di come gli abitanti di Macondo erano pronti a lottare contro l’oblio. “Questa è la mucca, bisogna mungerla tutte le mattine perché produca il latte e il latte bisogna bollirlo per mescolarlo al caffè e fare il caffellatte”. Così continuarono a vivere in una realtà che sgusciava via, momentaneamente catturata dalle parole, ma che sarebbe sfuggita senza rimedio non appena dimenticata la scrittura.


G. García Márquez, Cent’anni di solitudine, Mondadori, Milano 2017, pp. 43-44


a. A che cosa serve e in che cosa consiste il metodo escogitato da Aureliano?

b. Perché il cartello appeso al collo della mucca contiene una definizione più articolata?

c. Qual è il motivo per cui il metodo di Aureliano non può risolvere il problema della perdita della memoria e come si collega al concetto di “relativismo linguistico”?

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 2
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 2
Antropologia, Sociologia, Psicologia – Secondo biennio del liceo delle Scienze umane