I veneti: la pittura tonale

I VENETI: LA PITTURA TONALE I maestri veneti Giorgione e Tiziano, seguiti dai più giovani Tintoretto e Veronese, danno vita a una nuova pittura, chiamata pittura tonale, in cui i contorni delle figure sono definiti da pennellate di colore sovrapposte (e non dal disegno) e la profondità dello spazio è resa con una serie di sfumature dei colori. GIORGIONE Nelle sue opere, Giorgione (1478-1501) si concentra sulla rappresentazione della natura attraverso un nuovo uso del colore, in modo simile a quanto aveva fatto Leonardo con la tecnica dello sfumato. 1 Giorgione, Tempesta, 1506 circa, Venezia, Gallerie dell Accademia. Nella Tempesta 1 l attenzione per la luce e per i fenomeni atmosferici è molto evidente nella raffigurazione del temporale improvviso sullo sfondo. TIZIANO Tiziano Vecellio (1483-1490), allievo di Giorgione, è il pittore dei nobili veneziani e dei grandi reali europei, per cui realizza molti ritratti in cui evidenzia la loro ricchezza e il loro potere. Nel ritratto di Carlo V 2 l abilità del pittore emerge nei dettagli dell armatura luccicante e nella resa del tessuto sulla groppa del cavallo. Nelle sue opere, Tiziano a volte sviluppa la pittura tonale e le atmosfere di Giorgione; altre volte invece adotta un disegno più netto e preciso, con figure che sembrano quasi sculture, come nella Venere di Urbino 3 . Qui Tiziano mostra un attenzione al volume nella costruzione del corpo della donna distesa in primo piano; e raffigura con un disegno netto i particolari realistici del ricco interno: i mobili raffinati e le due domestiche intente a scegliere gli abiti per la dama. 2 Tiziano, Ritratto di Carlo V a Cavallo, 1548, Madrid, Museo del Prado. 3 Tiziano, Venere di Urbino, 1538, Firenze, Galleria degli Uffizi. 86

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