Lo sviluppo ferroviario italiano (1861-85)

Il mondo tra imperi e Stati nazione Fréjus Lo sviluppo ferroviario italiano (1861-85) Al momento dell unificazione, nel 1861, la rete ferroviaria italiana era di appena 2000 km, per lo più concentrati fra Piemonte e Lombardia. Nel primo ventennio postunitario furono perciò compiuti grandi sforzi per ampliarla e cercare di colmare così la distanza con i paesi più sviluppati. Il risultato di questo impegno fu una rete che, nel 1885, raggiungeva ormai i 9290 km di lunghezza e collegava anche diverse aree del Centrosud. Brennero San Gottardo Biella Trieste Brescia Vicenza Torino Venezia Milano Bologna Genova Mar Ligure Carrara Pisa Prato Firenze PIRE ER CA P I T A D Ancona Percentuale degli occupati per settore (1861) MarF Adriatico Terni 18% Roma nell industria 12% Bari Sassari Napoli Potenza Lecce Mar Tirreno Cosenza Cagliari nel terziario 70% in agricoltura Mar Ionio Percentuale del pil per settore (1861) Palermo Messina 5,4% Reggio Rete ferroviaria italiana nel 1861 Rete ferroviaria italiana nel 1885 Catania Agrigento Trafori e valichi alpini 54,4% agricoltura, foreste e pesca L Italia del 1861 Al momento dell unificazione, l Italia era ancora un paese largamente agricolo, sia in relazione alla percentuale di occupati in questo settore rispetto a quello industriale, sia per il preponderante contributo che l agricoltura dava al prodotto interno lordo (pil). amministrazione pubblica 21,5% attività terziarie 18,7% industria 83

Storie. Il passato nel presente - Atlante storico
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