Il “Grande balzo” di Mao

3. DAL 1900 A OGGI Urss Russia Kazakistan Heilongjiang Harbin Mongolia Changchun Jilin Mongolia interna Urumqi Shenyang Kirghizistan Corea del Nord Liaoning Hohhot Xinjiang Tianjin Gansu Ningxia Xining Jiangsu Xi an Henan Shaanxi Tibet India Chengdu Chongqing Sichuan Kunning Birmania (Myanmar) <100% Changsha Hunan Hangzhou Nanchang Jiangxi Fuzhou Fujian Thailandia Taiwan Nanning Guangdong Guangzhou Hong Kong Macao Vietnam Laos 100% 136 Anhui Zhejiang Guangxi Yunnan Regioni ad amministrazione speciale Nessun dato Hubei Wuhan Guizhou Bangladesh Aumento della mortalità nel periodo 1959-61 rispetto agli anni 1956-58 Nanchino Shanghai Hefei Guiyang Regioni autonome Giappone Zhengzhou Lanzhou Bhutan Mar Giallo Jinan Shandong Shanxi Qinghai Lhasa Corea del Sud Hebei Taiyuan Shijiazhuang Yinchuan Nepal Pechino Il Grande balzo di Mao Nel 1958 il capo comunista cinese Mao lanciò lo slogan del Grande balzo in avanti per trasformare la Cina in un Paese moderno, attraverso un secondo piano quinquennale. I contadini furono costretti a entrare nelle nuove comuni popolari o vennero mobilitati in grandi opere collettive come la produzione industriale di acciaio. Il Grande balzo in avanti si risolse in una catastrofica carestia che tra il 1959 e il 1961 produsse decine di milioni di vittime. Oceano Pacifico Haikou Hainan Filippine La guerra del Vietnam (1960-75) Dal 1964 in poi gli Stati Uniti intervennero nel Vietnam diviso in due, dove il regime comunista del Nord (con l appoggio cinese e sovietico) sosteneva la guerriglia nel Sud filoamericano. Il dispiegamento di truppe statunitensi, che culminò nel 1968, non fu però sufficiente di fronte all offensiva vietcong che infine conquistò Saigon nel 1975.

Storie. Il passato nel presente - Atlante storico
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