Movimenti migratori in Italia negli anni Cinquanta e

3. DAL 1900 A OGGI PIRE ER CA P I T A D Popolazione in Italia nel 1950 Età 46 589 600 Maschi 80+ 75-79 70-74 65-69 60-64 55-59 50-54 45-49 40-44 35-39 30-34 25-29 20-24 15-19 10-14 5-9 0-4 10% Femmine 0,6% 0,8% 1,3% 1,7% 2,2% 2,5% 2,8% 3,1% 3,6% 3,9% 2,9% 4,3% 4,3% 4,3% 4,4% 4,1% 4,6% 0,5% 0,7% 1,1% 1,5% 1,8% 2,0% 2,4% 2,9% 3,4% 3,6% 2,7% 4,0% 4,3% 4,4% 4,6% 4,2% 4,8% 8% 6% 4% 2% 0% 2% 4% 6% 8% 10% Movimenti migratori in Italia negli anni Cinquanta e Sessanta Tra gli anni Cinquanta e Sessanta il quadro sociale e demografico italiano subì un profondo mutamento, grazie ai flussi migratori verso il triangolo industriale di Milano, Torino e Genova e verso Roma, dal Veneto e dalle regioni meridionali. Nei decenni successivi non mancarono fenomeni di ritorno degli emigrati nelle regioni di provenienza. Flussi migratori, per regione da 20 000 a 45 000 da 45 000 a 75 000 da 75 000 a 100 000 oltre 100 000 132 La nascita della CEE In un contesto in cui le eredità della Seconda guerra mondiale e i processi di decolonizzazione stavano esaurendo il primato globale del vecchio continente, il progetto di integrazione europea fece passi importanti. Nel marzo del 1957 i Trattati di Roma, firmati da Francia, Repubblica federale tedesca, Italia, Belgio, Paesi Bassi e Lussemburgo, istituivano la Comunità economica europea (CEE), con l obiettivo di evitare il ritorno alle precedenti barriere economiche e politiche tra S tati. Si sarebbero poi aggiunti altri Paesi come Regno Unito, Danimarca e Irlanda (1973), Grecia (1981), Spagna e Portogallo (1986).

Storie. Il passato nel presente - Atlante storico
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