VERSO LE COMPETENZE

VERSO LE COMPETENZE

CONOSCENZE
1 Scegli il completamento corretto.

a. Secondo la legge dell’effetto:
  • 1 l’apprendimento di una risposta abituale avviene grazie a una ricompensa soddisfacente.
  • 2 l’apprendimento si verifica quando il soggetto ripete la stessa azione molte volte.
  • 3 l’apprendimento si verifica in base alle reazioni di un altro soggetto alle nostre risposte.

b. L’apprendimento sociale avviene:
  • 1 tramite l’osservazione e l’imitazione del comportamento degli altri.
  • 2 grazie ai rinforzi positivi forniti dalla collettività.
  • 3 tramite l’abitudine alla socializzazione.

c. L’apprendimento per scoperta avviene:
  • 1 grazie a una serie di intuizioni improvvise.
  • 2 in maniera non consapevole.
  • 3 a partire da esperienze concrete.

d. L’insight è:
  • 1 un ostacolo all’apprendimento che obbliga a percorrere altre strade.
  • 2 un’intuizione improvvisa che permette di riorganizzare i dati per trovare una soluzione.
  • 3 a capacità di interiorizzare i riflessi condizionati.

2 Indica se le seguenti affermazioni sono vere (V) o false (F).

a. Il rinforzo parziale garantisce un apprendimento più duraturo.
  •   V       F   
b. In seguito al processo di estinzione non vi è più possibilità di recupero di una risposta condizionata. 
  •   V       F   
c. L’apprendimento latente rimane inespresso fino a quando non vi è una motivazione che necessita il suo utilizzo.
  •   V       F   
d. Secondo il principio costruttivista l’ambiente esterno è attivamente costruito dal soggetto.
  •   V       F   
e. Secondo i gestaltisti l’apprendimento si configura come ricerca attiva della soluzione di un problema. 
  •   V       F   
3 Completa le frasi utilizzando le espressioni e i termini elencati di seguito.

condizionamento classico • rinforzo • conseguenza • condizionamento operante • associazioni • stimolo incondizionato

Il principio del ............................... si basa sulla convinzione che, in seguito a ripetute ............................... tra uno ............................... e uno condizionato, quest’ultimo possa produrre la stessa risposta, automatica e spontanea, del primo, mostrando così un apprendimento.
La teoria del ..............................., invece, parte dal presupposto che la ............................... di un determinato comportamento possa stimolare il suo apprendimento, quando tale comportamento è associato a un ............................... positivo.
LESSICO
4 Fornisci una definizione per ognuna delle seguenti parole o espressioni.

a. Apprendimento per scoperta
b. Mappa cognitiva
c. Principio mentalista
d. Cognitivismo
e. Legge dell’idoneità
f. Apprendimento intenzionale
g. Comportamentismo
h. Apprendimento latente
i. Estinzione

ESPOSIZIONE ORALE
5 Rispondi oralmente alle seguenti domande.

a. Che cos’è il modellaggio per approssimazioni successive?
b. Con quale termine viene indicata l’estensione di una risposta condizionata a stimoli simili a quello condizionato?
c. Che cosa si intende per scaffolding?
d. Che cosa si intende per riflesso condizionato?
e. Com’era concepita la Skinner box?
f. Che cos’è una risposta operante?
g. Che cosa prevede il processo di estinzione?

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ANALISI E COMPRENSIONE DI UN DOCUMENTO
6 Arancia meccanica è un libro molto controverso nel quale vengono descritte scene estremamente violente; vi è stato tratto anche un famoso film con la regia di Stanley Kubrick. Dopo la lettura, svolgi le attività.

Il protagonista è un giovane bullo, a capo di una banda spietata che commette terribili delitti. Quando viene arrestato, gli si prospetta una lunga pena in un durissimo penitenziario. Tuttavia, alcuni psicologi stanno sperimentando una nuova terapia che dovrebbe rieducare questo giovane criminale eliminando tutta la violenza che c’è dentro di lui e rendendolo inoffensivo. Accettando di essere sottoposto a questa cura il ragazzo potrà essere rilasciato prima dalla prigione perché non sarà più in grado di nuocere. La “cura Ludovico”, questo è il nome della terapia, si basa su un condizionamento strettamente pavloviano: il giovane criminale viene legato a una sedia, gli viene immobilizzata la testa e gli vengono messe delle pinze sugli occhi che gli impediscono di chiudere le palpebre. Questo lo costringe a guardare una serie di filmati proposti dagli sperimentatori nei quali si susseguono scene che rappresentano ogni genere di violenza, mentre un’infermiera gli inietta una sostanza che produce in lui terribili conati di vomito e un malessere insopportabile. Lo scopo è quello di creare un’associazione tra la violenza e il malessere. Ecco come viene descritta questa particolare cura.


La cura Ludovico
– Ci sono molte maniere per introdurre nel tuo organismo questa roba di Ludovico. Per via orale, per esempio. Ma il metodo sottocutaneo è il migliore. Ti consiglio di collaborare.
Ribellarsi non avrebbe senso. Non puoi avere la meglio su di noi. […] Non sei ancora guarito. C’è ancora molto da fare. Solo quando il tuo corpo reagirà prontamente e violentemente alla violenza, come davanti a un serpente, senza altro aiuto da parte nostra, senza farmaci, solo allora. No, no, ragazzo mio, lascia fare a noi. Ma sta’ allegro. Presto sarà tutto finito. Ormai, tra meno di quindici giorni sarai un uomo libero.
Meno di quindici giorni. O fratelli e amici miei, fu come un secolo. Fu come dal principio alla fine del mondo. Ma, quattro giorni dopo, quando la quaglia [l’infermiera] entrò con l’ipodermica, io dissi:
– Oh no, non me la farai, e le detti un pugno sulla granfia [mano] e la siringa, tràcchete, andò a rotolare per terra.
Quello che fecero fu di chiamare quattro o cinque tamagni [infermieri] bastardoni in camice bianco per tenermi inchiodato al letto e festarmi con biffe [facce] ghignanti accostate alla mia, e poi questa quaglia infermiera disse: Sei cattivo, brutto e maligno, e m’iniettò la solita robaccia sbattendomi un altro ago dentro la granfia con rabbia e cattiveria. E poi, esausto, fui trasportato sulla sedia a rotelle nel filmodromo dell’inferno.
Questi film, fratelli, erano uguali tutti i giorni, sempre calci e salsa rossa [sangue] che colava dalle biffe e dalle macerie [corpo] e schizzava fin sulla lente della macchina. In genere erano malcichi [ragazzi] ghignanti e gufanti oppure torturatori giapponesi che ridacchiavano eh eh eh, o nazisti brutali che ammazzavano a calci o fucilate. E ogni giorno la nausea e i dolori e la sete aumentavano, e io avevo voglia di morire.
Pensai: “Non può durare ancora molto. Devo essere vicino alla fine. Sono arrivato al massimo della sofferenza e non posso soffrire più”. Aspettavo, fratelli, aspettavo questa quaglia infermiera con la siringa, ma non venne. E poi arrivò il sotto-poldo in bianco e disse:
– Oggi, vecchio mio, ti lasciamo camminare.
– Camminare? – dissi.
– Per andare dove?
– Al solito posto, – disse. – Proprio così. Non fare quell’aria stupefatta. Oggi te ne vai al cinema a piedi, insieme a me naturalmente. Non ti ci porteremo più con la sedia a rotelle.
– Ma, – dissi, – e quell’orribile iniezione del mattino? Non mi ficcate più quella nauseante robaccia nella mia povera granfia martoriata?
– Tutto finito, – disse questo martino [tizio], tipo gufando. – Per sempre amen. Adesso farai tutto da solo, ragazzo mio. E andrai nella stanza degli orrori con le tue gambe. Però sarai ancora legato e obbligato a guardare. Su, andiamo, tigrotto.
E così dovetti mettermi la vestaglia e le toffole e percorrere il corridoio che portava al filmodromo. Ora questa volta, fratelli miei, non solo mi sentii molto male ma ero anche molto perplesso. Ci fu tutto daccapo, tutta la vecchia ultraviolenza e i soliti martini con il planetario [testa] fracassato e le quaglie colanti salsa e scriccianti pietà, tutte le solite porcherie private e individuali. E questa volta non potevo dar la colpa a nulla se mi sentivo la nausea e avevo sete ed ero pieno di dolori da tutte le parti, tranne a quello che ero obbligato a locchiare [guardare] coi fari [occhi] tenuti aperti con le pinze. E quindi cosa poteva essere se non i film che stavo locchiando? A meno che, naturalmente, questa roba Ludovico continuasse a girarmi nella salsa [sangue], di modo che io sarei stato male per sempre e amen ognivolta che locchiavo quel genere d’ultraviolenza.


A. Burgess, Arancia meccanica, Garzanti, Milano 2014


a. Nel brano proposto viene spiegata la metodologia della cura Ludovico e il protagonista viene condizionato a rifiutare la violenza attraverso un’associazione tra le scene di violenza e gli stimoli interni dolorosi prodotti dalle iniezioni. Si crea in questo modo un soggetto incapace di agire il male. Il condizionamento pare efficace perché il protagonista diventa effettivamente incapace di fare del male (infatti nel prosieguo della storia subirà violenze praticamente da tutti senza riuscire a ribellarsi), tuttavia quali sono i limiti di tale cura?
b. Nella storia dell’umanità abbiamo sempre assistito a delle modalità attraverso le quali il potere punisce o controlla i soggetti che si ribellano e che commettono delitti. Questo tipo di controllo è stato esercitato in tanti modi quali la tortura, la condanna a morte, l’imprigionamento o forme di rieducazione attraverso le quali si è cercato di fare in modo che il deviante accettasse le regole sociali e rientrasse nella società civile. Tutte queste modalità utilizzate per sconfiggere il problema del male hanno sempre presentato dei limiti, in particolare il carcere, che talvolta invece di ridurre le tendenze criminali dei soggetti che vi sono rinchiusi, le rafforza producendo altra criminalità. Prova a scrivere un testo di massimo 20 righe su questo tema, cercando di immaginare come si possa fare in modo che il nostro protagonista, senza dover essere sottoposto alla cura Ludovico, possa diventare un cittadino come tutti gli altri e abbandonare l’ultraviolenza.

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 1
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 1
Psicologia e pedagogia - Primo biennio del liceo delle Scienze umane