I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Raccontare la Shoah 35 40 Le immagini di un capolavoro inquietante noi ti beviamo la sera come al mattino noi beviamo e beviamo la morte è un Mastro di Germania il suo occhio è azzurro egli ti coglie col piombo ti coglie con mira precisa nella casa vive un uomo i tuoi capelli d oro Margarete egli aizza i mastini su di noi ci fa dono di una tomba nell aria egli gioca colle serpi e sogna la morte è un Mastro di Germania i tuoi capelli d oro Margarete i tuoi capelli di cenere Sulamith La poesia è una sequela martellante di parole, frammenti espressionistici che danno il senso concreto della realtà dello sterminio. A prima vista, le immagini scelte dall autore sembrano metafore e astratte figurazioni verbali: a ben vedere, invece, ogni espressione si riferisce all essenza dolorosa di un esperienza terribile. Già l immagine iniziale del negro latte dell alba, che crea un ossimoro paradossale, allude al rovesciamento e alla negazione della normalità della vita: il nutrimento materno prende la forma e i colori delle tenebre e della morte, diventa l intruglio senza sapore che gli aguzzini propinano ai prigionieri in ogni momento della giornata. Intorno aleggia il fumo dei crematori che avvolge in una cappa irrespirabile i disperati (noi scaviamo una tomba nell aria), in attesa di trovare nelle camere a gas la propria tragica fine (chi vi giace non sta stretto). Nessuna speranza può infatti confortarli: sono beffardamente guardati a vista dai carnefici che giocano con i serpenti e scrivono lettere amorose a creature dai capelli d oro, bionde ariane , dunque come loro. Chi è questa creatura dalla chioma dorata? Margarete, vale a dire una delle protagoniste del Faust di Goethe, simbolo della grande cultura tedesca, che da emblema dell umanesimo è ora degradata a sua tragica negazione, contrapposta a Sulamith, la principessa ebrea del Cantico dei Cantici, che invece ha i capelli di cenere e incarna la tradizione culturale ebraica ora vicina alla distruzione. Agli ebrei non rimane che obbedire agli ordini di scavare una tomba nella terra e farsi silenzioso bersaglio della palla di piombo che colpisce con mira precisa, piegandosi alla morte Mastro di Germania. A sinistra: arrivo di ebrei ungheresi al campo di concentramento di Auschwitz-Birkenau nel giugno del 1944. A destra: il campo di concentramento di Theresienstadt, con le tombe delle vittime. 987

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi