I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Neorealismo e dintorni sperata corsa di Anna Magnani mentre insegue il camion che porta via il suo fidanzato, e la compostezza di Aldo Fabrizi all atto della fucilazione sotto gli occhi dei bambini della sua parrocchia entrano nell immaginario collettivo. Nel 1946, i sei episodi di Paisà narrano con un taglio quasi documentaristico l avanzata degli Alleati attraverso l Italia e celebrano la Resistenza con una solennità priva di retorica, restituendo le tragiche atmosfere di un paese sconvolto dal conflitto. La trilogia sulla guerra si chiude nel 1948 con Germania anno zero, in cui il tredicenne Edmund, dopo aver ucciso il padre invalido, si toglie la vita come per gioco gettandosi dalle rovine di un palazzo bombardato a Berlino. Del 1949 è Stromboli terra di Dio, dove il paesaggio riflette la crisi interiore dei personaggi, del 1952 Europa 51, in cui una madre trova nella filantropia un rifugio dai sensi di colpa per la morte del figlioletto. Vittorio De Sica (1901-1974) Collaborando con lo sceneggiatore Cesare Zavattini, De Sica dirige alcuni capolavori del Neorealismo avvalendosi anche di attori non professionisti, dopo averlo anticipato con I bambini ci guardano (1944). In Sciuscià (1946) due piccoli lustrascarpe (il titolo è l italianizzazione dell inglese shoe-shine, appunto lustrascarpe ) vivono di espedienti nella Roma distrutta dalla guerra, e finiscono in riformatorio. De Sica ritrae la miseria e le aspirazioni dei giovani del tempo, testimoniando il bisogno di un profondo rinnovamento della società; poco apprezzato in Italia, Sciuscià vince l Oscar come miglior film straniero. Nel 1948 De Sica gira Ladri di biciclette, al cui protagonista viene rubata la bicicletta che gli è indispensabile per mantenere il lavoro appena trovato. La cinepresa segue il personaggio nella sua affannosa ricerca fino all epilogo, quando l uomo, ormai disperato, tenta di rubare una bicicletta: la folla lo blocca ma poi, mossa da pietà, lo lascia andare. Perfetta espressione di poetica del quotidiano e di senso di solidarietà umana, il film vale a De Sica un altro Oscar. Un Neorealismo favoloso ispira invece Miracolo a Milano (1951), affettuosa descrizione delle miserie di una baraccopoli; con uno stile trasognato, De Sica elogia il valore della bontà e degli umili, che rifiutano le regole inique della società e s involano a cavallo delle scope in cerca di «un regno dove buongiorno vuol dire veramente buongiorno . Conferma della straordinaria sensibilità con cui De Sica ritrae le figure umane, Umberto D. (1952) è la storia di un impiegato in pensione, così povero da non poter pagare l affitto della camera in cui vive, e che dopo lo sfratto medita il suicidio. Luchino Visconti (1906-1976) Liberamente tratto dal romanzo Il postino suona sempre due volte dello scrittore statunitense James Cain, Ossessione (1943) di Visconti narra un torbido triangolo amoroso che sfocia in un delitto passionale e porta alla rovina i due amanti omicidi, ed è considerato il film precursore del Neorealismo: commentando questo ritratto di una provincia inquieta, il montatore del film Mario Serandrei è il primo a parlare di Neorealismo. In La terra trema (1948) Visconti rilegge con sensibilità contemporanea l universo dei Malavoglia, interpretandone le vicende in chiave di lotta di classe: se la rivolta individuale contro le ingiustizie fallisce, resta la speranza di una ribellione collettiva che cambi la società. Nel 1951 gira Bellissima, in cui una popolana iscrive la sua bambina a un concorso per un film, sognando che diventi una piccola stella. Visconti rappresenta il cinema come un mondo falso e corrotto, in un Italia ammaliata dal divismo. Accusato di abbandono del Neorealismo, Visconti dichiara che il termine ha «raccolto uomini, artisti che credevano che la poesia nascesse dalla realtà. Era un punto di partenza. Mi sembra che cominci a diventare una assurda etichetta che si è attaccata come un tatuaggio e che invece di designare un metodo, un momento, diventa una limitazione totale, una regola . LADRI DI BICICLETTE RISO AMARO REGIA: REGIA: Vittorio De Sica SCENEGGIATURA: Cesare Zavattini, Vittorio De Sica, Suso Cecchi d Amico, Oreste Biancoli, Adolfo Franci, Gerardo Guerrieri, Gherardo Gherardi Giuseppe De Santis SCENEGGIATURA : Corrado Alvaro, Giuseppe De Santis, Carlo Lizzani, Carlo Musso, Ivo Perilli, Gianni Puccini ATTORI PRINCIPALI: Lamberto Maggiorani, Enzo Stajola Silvana Mangano, Vittorio Gassman, Doris Dowling, Raf Vallone ANNO E PROD.: ANNO E PROD.: 1948, Italia ATTORI PRINCIPALI : 1949, Italia 949

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi