I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Letteratura e Grande guerra La brutalità della tecnica La Prima guerra mondiale è una «guerra di macchine , come la definisce Luigi Pirandello, dove la scienza bellica e la tecnologia cancellano ogni residua nobiltà cavalleresca e ogni traccia di eroismo ancora presenti nelle battaglie in campo aperto tipiche degli scontri dei secoli precedenti: la «malattia immensa ch è la guerra moderna scrive lo scrittore francese Pierre Drieu La Rochelle (1893-1945) si manifesta in una brutale lotta senza dignità, «per burocrati e ingegneri , in un feroce e disumano combattimento a distanza tra due «officine e due artiglierie , tra soldati che non si vedono, non duellano, lontani, irriconoscibili, posti come «in una distanza astratta . Ma è anche una guerra totale che non coinvolge solo eserciti, bensì anche civili, e mobilita milioni di soldati non professionisti, soprattutto soldati-contadini, che si ritrovano in trincea senza nemmeno sapere perché. Le reazioni degli intellettuali Eppure, quell enorme mattatoio di uomini è inizialmente giustificato con gli alti messaggi della propaganda, che richiama all amor di patria, al coraggio, all onore, alla disciplina. Prima che la verità della morte si imponga con la terribile oggettività della realtà, la parola entusiasta dei letterati è quasi omogenea. Esiste qualche sporadica eccezione, come quella del filosofo Benedetto Croce (1866-1952), che si schiera contro gli orientamenti più chiassosi della mobilitazione interventista per promuovere nelle sue Pagine della guerra (questo il titolo che raccoglie in volume, nel 1919, le sue opinioni neutraliste) una vera e propria presa di distanza, spesso ironica, dal generale entusiasmo che sostiene l entrata in guerra. Si tratta però di una posizione filosofica: certo nobile per gli intenti che la giustificano, ma incapace di far presa sui sentimenti collettivi della nazione. Né maggiore eco popolare hanno le voci di pochi altri isolati intellettuali che esprimono riserve sul conflitto imminente: per esempio, quella del cattolico Domenico Giuliotti (1877-1956) o quella del letterato vociano Giovanni Boine (1887-1917) il quale denuncia, ma non senza ambiguità, il disastro di un evento voluto così sostiene dai massoni per sconvolgere la tradizione e l ordine che regnano in Europa. Folla radunata in piazza del Popolo a Roma per il primo comizio interventista. L Illustrazione italiana , 23 maggio 1915. 779

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi