T7 - I fiumi (L’allegria)

Giuseppe Ungaretti L allegria I fiumi T7 L allegria Bagnandosi nell Isonzo durante una pausa concessa dalla guerra, il poeta ritrova il ricordo degli altri fiumi legati alla sua vita. Abbandonandosi al fluire puro della natura, prima di avventurarsi nei meandri del passato, egli sembra dimenticare l angoscia e il dolore, per recuperare la dimensione pacificata di una serena adesione alla vita. La memoria e il presente METRO Versi liberi. Cotici* il 16 agosto 1916 5 10 Mi tengo a quest albero mutilato abbandonato in questa dolina che ha il languore di un circo prima o dopo lo spettacolo e guardo il passaggio quieto delle nuvole sulla luna Stamani mi sono disteso in un urna d acqua e come una reliquia ho riposato 15 L Isonzo scorrendo mi levigava come un suo sasso 20 Ho tirato su le mie quattr ossa e me ne sono andato come un acrobata sull acqua * Cotici: un borgo non lontano da San Mi chele del Carso. 1 Mi tengo: mi appoggio. mutilato: per ché colpito da una bomba. 2 abbandonato: l aggettivo è ambiguo, poiché non è chiaro se si riferisce al poeta o all albero. dolina: avvallamento circolare o ovale del terreno, di profondità variabile, comune nelle regioni carsiche. 3 languore: un senso di sospensione e di attesa. 10 urna d acqua: pozza d acqua del fiume. 11 come una reliquia: il poeta si sente un sopravvissuto alla guerra. Come il pre 25 30 35 40 Mi sono accoccolato vicino ai miei panni sudici di guerra e come un beduino mi sono chinato a ricevere il sole Questo è l Isonzo e qui meglio mi sono riconosciuto una docile fibra dell universo Il mio supplizio è quando non mi credo in armonia Ma quelle occulte mani che m intridono mi regalano la rara felicità cedente urna, il termine ha una forte con notazione sacrale. 13 Isonzo: fiume delle Alpi Orientali. Lungo il suo corso si svolsero, tra il maggio 1915 e l ottobre 1917, le battaglie contro l eser cito austroungarico che costituirono gran parte delle attività belliche sul fronte italiano. 17 le mie quattr ossa: la nudità ha messo in rilievo la magrezza del poeta, che ben si ac corda alla primitiva sostanza del sasso (v. 15). 19 come un acrobata: camminando in un precario equilibrio sui sassi scivolosi del greto. 21 accoccolato: accovacciato. 22-23 panni sudici di guerra: la divisa mi litare è sporca sia letteralmente sia metafo ricamente a causa dell orrore della guerra. 24 beduino: nomade del deserto. 30 fibra: particella infinitesimale. 34 non mi credo: non credo di essere. 36-38 quelle m intridono: sono le invi sibili mani del fiume personificato, cioè le correnti delle sue acque, che mi bagnano. Chiarendo l immagine il poeta spiega che sono «mani eterne che foggiano assidue il destino di ogni essere vivente . m intridono: mi imbevono. 761

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi