I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il primo Novecento Mariano* il 29 giugno 1916 Quel contadino si affida alla medaglia di Sant Antonio e va leggero 5 Ma ben sola e ben nuda senza miraggio porto la mia anima * Mariano: Mariano del Friuli, nei pressi di Gorizia, qualche chilometro a nord della li nea dell Isonzo. 1 contadino: è un commilitone del poe ta. In questa qualifica non c è alcun sen so di superiorità da parte di chi scrive: più semplicemente Ungaretti intende sottolinea re con il sostantivo il legame con la terra (e con le tradizioni religiose) che egli non ha potuto avere. 2-3 si affida Sant Antonio: trae con forto dalla medaglietta devozionale raffigu rante sant Antonio. 6 miraggio: illusione, fede in un entità su periore. Dentro il testo Il bisogno di una fede che non c è La leggerezza e la fatica I contenuti tematici Un soldato stringe nelle mani un amuleto religioso, a cui affida la semplice ma confortante speranza di un esistenza al riparo dai pericoli, soprattutto di quello più temuto, la morte. Egli va leggero (v. 4) perché si sente protetto da quell oggetto sacro, capace di trasmettergli la fede necessaria per uscire indenne dal dolore quotidiano, compresa la barbarie della guerra. Sottoposta al vaglio razionale del poeta, quella sicurezza è sentita come lontana, non raggiungibile, eppure probabilmente invidiata. A differenza del contadino, che vive rinfrancato dalla propria fede, Ungaretti sente invece il fardello dell esistenza (il verbo porto del v. 7, si contrappone all aggettivo leggero del v. 4, indicando il pesante bagaglio morale dichiarato dal titolo): anche se la sua anima è nuda (v. 5), in realtà è gravata dalla corazza del disincanto e della disillusione. Accompagnato solo dalla disperazione e dalla solitudine, il poeta percepisce le conseguenze del proprio scetticismo: il suo dolore sta appunto nel riconoscere il conforto apportato dalla fede, senza però poterlo cogliere. La contrapposizione tra il religioso contadino e il poeta privo del sostegno dell eterno si ritrova nella struttura della lirica, che definisce anche a livello grafico una vera e propria «separazione fra due mondi (Giachery). Nella prima strofa, il tono è quasi discorsivo e senza ostacoli, come senza ostacoli è il cammino del soldato placato nello spirito; nella seconda, introdotta dal Ma avversativo (v. 5), il ritmo si fa più scandito e spezzato, l anafora* dell avverbio ben e la distanza tra il sostantivo anima (posto al v. 7, in posizione enfatica, in chiusura) e i due aggettivi (sola e nuda, v. 5) sembrano costituire gli ostacoli con cui si scontra il faticoso cammino del poeta. Le scelte stilistiche Anche in questa lirica l autore sceglie termini semplici e quotidiani, che rendono sul piano lessicale la semplicità della fede del contadino. Quanto alla sintassi, inoltre, va notata la mancanza di segni di interpunzione. Anche questa è una caratteristica dello stile del primo Ungaretti: qui, come altrove, la divisione tra i versi e le strofe è garantita unicamente dagli a capo e dagli spazi bianchi tipografici. 756

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi