I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il primo Novecento Senza rinunciare alla funzione pubblica della poesia, Ungaretti la declina però in una forma diversa: l ispirazione è sempre tratta dalla Storia e dai suoi grandi eventi, ma il messaggio che egli intende fornire supera le logiche contingenti del tempo per assumere un significato universale. Dunque, se il modo imperativo dei verbi in apertura (Cessate, non gridate ripetuto due volte nello stesso verso) e l insistenza delle rime o delle consonanze interne (cessate : gridate : gridate : volete : sperate) tradiscono l impeto e l indignazione in un monito che vuole essere accorato e severo, nella seconda strofa il linguaggio si fa più sussurrato, quasi allusivo: lo richiede il compito della poesia, che non deve urlare, ma ascoltare la flebile, eppure indispensabile, voce dei morti. Verso le competenze COMPRENDERE 1 Quale messaggio i morti possono comunicare ai vivi? ANALIZZARE 2 Quale registro linguistico utilizza il poeta? Individuane le parole più significative. INTERPRETARE 3 Perché, secondo il poeta, le grida uccidono i morti? In che senso coloro che non ci sono più possono morire un altra volta? I grandi temi di Ungaretti La poesia tra autobiografia e ricerca dell assoluto la fusione tra vita e arte la vita come viaggio alla ricerca di un significato universale l urgenza dell ispirazione che si traduce in un intensa ricerca di essenzialità e di assolutezza poetica la valenza etica ed esistenziale della letteratura Il dolore personale e universale il modello di Leopardi: dalla riflessione personale alla meditazione cosmica la poesia come rivelazione della sofferenza e ricerca di un conforto il tentativo di recuperare una innocenza perduta in cui l uomo possa accettare senza riserve la propria condizione il senso di fratellanza universale la vocazione mistica e religiosa, che si accentua nella seconda stagione poetica 746

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi