Il classicismo malinconico

Il secondo Ottocento Il classicismo malinconico La sanità e l equilibrio morale Un giudizio molto positivo su Carducci, che ne ha determinato la fortuna per una buona parte del Novecento, è stato quello di Benedetto Croce. Oltre alla passione etica e civile, Croce esaltava nel temperamento poetico di Carducci l «integra umanità e il rifiuto dei sentimenti cantati dai poeti decadenti. Nel poeta maremmano era possibile, secondo il critico, individuare gli antidoti alla «vaga fantasticheria e alla morbosa ansia di trascen denza o di misticismo della poesia romantica: la sua tempra psicologica, robusta e im mune da sterili abbandoni lacrimosi, doveva essere offerta alle giovani generazioni come un esempio carico di messaggi nobili e positivi. Il classicismo carducciano Non c è dubbio che Carducci rifiuti in linea teorica i motivi e le espressioni del nascen te Decadentismo, a cui oppone la fedeltà al classicismo, sia sul piano dello stile (sem pre di straordinaria perfezione formale; attento allo scrupoloso rispetto delle regole, delle tecniche e degli imprescindibili modelli proposti dalla tradizione letteraria; contrario alla soluzione della lingua manzoniana, giudicata bassa e plebea), sia su quello dei contenu ti e, per così dire, dell atteggiamento. L antico non è dunque per Carducci «archeologia, ma energia vitale e spirituale che periodicamente rinasce, e grazie alla voce dell arte ria nima il corso della civiltà (Finotti). La nostalgia per l antichità greco-romana Lungi dall essere un operazione esclusivamente formale, il classicismo carducciano costi tuisce un aspirazione alla dignità, alla misura e al decoro. Egli individua nell antichi tà grecoromana un epoca di solidi valori morali, politici ed estetici, che rimpiange con sconsolata nostalgia, in contrasto con la debolezza interiore e la vaga religiosità depreca te nello spirito romantico. La malinconia Tuttavia, proprio la consapevolezza della distanza di quel modello e dell impossibili tà di trapiantarlo in un mondo contemporaneo corrotto e privo di nobili ideali genera in Carducci e nella sua poesia un sentimento di malinconica inquietudine, uno stato d animo improntato a tristezza, che potremmo definire (suo malgrado) decadente, una dolorosa meditazione sulla morte, resa in molti versi (specie quelli raccolti in Rime nuove) con toni e colori cupi che contrastano con la luminosa solarità delle sue più tipiche immagini poetiche. I contrasti di una sensibilità inquieta Proprio questa ambivalenza rappresenta, specie negli anni della maturità, una compo nente assai importante e moderna della produzione di Carducci, che non rinuncia a far convivere la sua ispirazione civile con una precoce percezione del la crisi epocale della Storia e del la stessa poesia. Da tale sensibilità nascono le tipiche contrapposizioni presenti in molti suoi versi: tra la vita e la morte, tra la luce e il buio, tra il passato e il presente. Cristiano Banti, Bimbi al sole, 1860 ca. Piacenza, Galleria d Arte Moderna Ricci Oddi. 62

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi