T7 - Lo strappo nel cielo di carta

Luigi Pirandello Il fu Mattia Pascal L autore non esibisce alcuna precisione documentaria né effetti patetici, ma una scrittura cosciente della propria precarietà, del relativismo delle percezioni, dell incomunicabilità tra gli individui. Da qui deriva uno stile incerto e smarrito, proprio di un narratore poco convinto di voler raccontare i fatti ma ormai coinvolto in una storia che, solo per la sua stranezza, vale la pena di provare a ripercorrere (Ebbene, in grazia di questa distrazione provvidenziale, oltre che per la stranezza del mio caso, io parlerò di me, ma quanto più brevemente mi sarà possibile, dando cioè soltanto quelle notizie che stimerò necessarie, rr. 92-94). Verso le competenze COMPRENDERE 1 Chi tenta, per primo, di mettere ordine nel caos della biblioteca Boccamazza? 2 Che cosa risponde Mattia quando don Eligio gli consiglia di scrivere le sue memorie? 3 Per fortuna, l uomo si distrae facilmente (rr. 81-82): quali considerazioni seguono questa sentenza e in che modo servono a giustificare la stesura del romanzo? ANALIZZARE 4 Descrivi brevemente come si presenta la chiesa sconsacrata adibita a biblioteca in cui lavora Mattia Pascal. INTERPRETARE 5 In che modo, secondo Mattia, la rivoluzione copernicana arriva a svuotare di significato la letteratura? 6 Quando la Terra non girava (r. 44): con queste parole inizia il lungo discorso con cui Mattia cerca di motivare il suo rifiuto di scrivere. Perché, però, alla fine cambia idea? PRODURRE La tua esperienza 7 Quale ritieni possa essere una novità scientifica in grado oggi di cambiare sensibilmente la vita quotidiana degli individui? Lo strappo nel cielo di carta T7 Cap. 12 Mattia Pascal, sotto il nome di Adriano Meis, alloggia a Roma, in casa di Anselmo Paleari. Alla bizzarra figura di questo filosofo-spiritista sono di frequente affidate riflessioni apparentemente poco chiare, piene di astrusi ragionamenti sui quali Mattia-Adriano ironizza con sarcasmo. Eppure, in brani come quello che segue, si trova il cuore filosofico del pensiero pirandelliano, come se il personaggio prestasse la sua voce all autore. Il pensiero di un filosofo stravagante 5 «La tragedia d Oreste1 in un teatrino di marionette! , venne ad annunziarmi il signor Anselmo Paleari. «Marionette automatiche, di nuova invenzione. Stasera, alle ore otto e mezzo, in via dei Prefetti, numero cinquantaquattro. Sarebbe da andarci, signor Meis . «La tragedia d Oreste? . «Già! D après Sophocle,2 dice il manifestino. Sarà l Elettra. Ora senta un po , che bizzarria mi viene in mente! Se, nel momento culminante, proprio quando la marionetta che rappresenta Oreste è per 3 vendicare la morte del padre sopra Egisto e la madre, si facesse uno strappo nel cielo di carta del teatrino, che avverrebbe? Dica lei . 1 La tragedia d Oreste: si tratta dell Elettra del tragediografo greco Sofocle (V sec. a.C.), come afferma Anselmo Paleari poco dopo. In questa tragedia Elettra as- siste all uccisione del padre Agamennone da parte della madre Clitemnestra e dell amante di lei Egisto. Il fratello Oreste compirà la vendetta, uccidendo i due assassini. 2 D après Sophocle: espressione francese che significa tratto da Sofocle . 3 è per: sta per. 619

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi