3 - I grandi temi

Il primo Novecento 3 I grandi temi La poetica dell umorismo Oltre il dato reale Alla base della poetica pirandelliana risiede una precisa concezione dell umorismo, enunciata in vari saggi, ma soprattutto nel testo teorico intitolato appunto L umorismo (1920). Tale concezione poggia sull idea che la realtà non si riduce all apparenza, alle sue manifestazioni oggettive, ma contiene un lato nascosto, impossibile da co gliere al primo sguardo. Nulla è veramente come sembra: sotto la superficie delle cose si trova un contenuto che smentisce quel primo sguardo. Il compito dell arte consiste proprio nello svelare questa duplicità di fondo: essa deve scavare nella zona oscura dell esistenza per metterla in risalto e mostrarne le storture. Affinché ciò avvenga, è ne cessario rinunciare all armonia formale e strutturale dell estetica classica: in un mondo senza coerenza, l arte contemporanea, secondo Pirandello, non può che essere paradossale e incongruente. La riflessione e il «sentimento del contrario Il non senso della vita può essere percepito soltanto attraverso la riflessione, che fa vede re con occhio critico e distante un fenomeno dapprima vissuto in modo diretto e spon taneo mostrando che non esistono vere certezze. da queste premesse che Pirandello giunge alla definizione dell umorismo come «sen timento del contrario . Illuminante, a tale proposito, è il famoso esempio della «vecchia imbellettata , introdotto nella seconda edizione del saggio: un anziana signora che si agghinda come una giovane donna suscita in chi la osserva, come prima reazione, il riso ( T1, p. 577). Questo è ciò che Pirandello chiama «avvertimento del contrario : ci si rende conto che la vecchia imbellettata appare il contrario di quello che dovrebbe essere. Ma se a questo primo sguardo subentra la riflessione, cioè se si pensa alle ragioni nasco ste del suo comportamento forse la donna non è a suo agio così agghindata, ma lo fa per esempio per compiacere un marito più giovane , ecco che si insinua un più profon do senso di compassione, che Pirandello chiama il «sentimento del contrario . Per sostenere la sua tesi, l autore propone anche altri riferimenti; uno dei più illustri è quello del Don Chisciotte di Cervantes. Chi legge le bizzarre avventure di questo ca valiere è portato, in un primo momento, a soffermarsi sugli aspetti comici della vicenda: avverte e ne ride che una persona normale non dovrebbe comportarsi in modo così folle. Tuttavia, riflettendo in modo più appropriato, la prima impressione sfuma e si stem pera in un sentimento di pietà dolente per un eroe fuori tempo, che aspira a emulare i grandi personaggi di una realtà tramontata per sempre (quella dell epopea cavalleresca) ma che egli crede ancora presente. La tragedia sotto la comicità e il relativismo dei giudizi Il «sentimento del contrario consiste dunque nella capacità, non a tutti concessa, di vedere il lato tragico di una situazione comica, oppure, viceversa, l aspetto ridicolo di una vicenda drammatica. Questo atteggiamento implica il dubbio e la consapevolezza della pluralità dei giudizi possibili su ciò che ci circonda; implica, in altre parole, una lettura della realtà improntata al relativismo: una visione non univoca del mondo, ma che anzi è in grado di coglierne le sfumature, demistificando fedi religiose, valori eti ci e ideologie politiche consolidate, e al tempo stesso denunciando il carattere fittizio di certezze e convenzioni individuali e sociali. Il concetto di verità nel suo valore as soluto è in tal modo messo in discussione: la modernità, con le sue contraddizioni, non può essere più descritta in modo uniforme né ricomposta entro gli schemi razio nali promossi dal Positivismo. 576

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi