Cronache dal passato - La beffa di un patriota

Italo Svevo cronache dal passato La beffa di un patriota Gli austriaci a caccia di una formula chimica e la brillante truffa di Ettore Schmitz Agosto 1915. A Trieste, ancora sotto il dominio asburgico, da tempo esplodono sommosse e disordini: chi protesta per il pane che scarseggia, chi è infiammato dal patriottismo italiano. In questo clima una commissione di tecnici militari austriaci si presenta alla fabbrica Veneziani con l intenzione di requisire i macchinari, ma soprattutto di farsi rivelare la formula delle vernici resistenti all acqua lì prodotte. L abile difesa della formula L unico depositario del segreto è Ettore Schmitz, che viene interrogato e minacciato: se non rivelerà gli ingredienti, sarà internato. L industriale-scrittore non ha l indole dell eroe, ma non gli manca l astuzia: chiede nottetempo ad alcuni vecchi operai fedeli di murare in un recesso della fabbrica la materia prima per lavorare le vernici; poi, la mattina successiva, consegna alla delegazione la formula. Soddisfatti Il varo del sottomarino Fratelli Bandiera. Trieste, 1915. del lavoro svolto, gli austriaci portano i fogli preziosi in una fabbrica di Pola dove immediatamente sperimentano la ricetta per conto della Marina imperiale. Risultato? Un disastro: sulle carene delle navi le alghe continuano a proliferare, anche più di prima. Come è possibile? Una beffa mal digerita La ragione sta nella trovata di Schmitz, che invece di svelare gli ingredienti giusti aveva consegnato ai tecnici austriaci una ricetta platealmente falsa e derisoria. Forse proprio a causa di questo episodio, egli verrà denunciato e sorvegliato dalla polizia austriaca. Per Svevo è un susseguirsi di soddisfazioni: sulla sua scrivania arrivano articoli riverenti, omaggi, addirittura numeri monografici di riviste dedicate alla sua opera, contratti per traduzioni in francese dei suoi libri. Lo scrittore, con ironia, parla di una resurrezione letteraria ma anche esistenziale, che lo porta a una seconda, imprevista giovinezza. Nel 1928 a Parigi, il Pen Club, un importante circolo internazionale di scrittori, organizza una serata in suo onore; subito dopo è la volta di Firenze, dove è accolto trionfalmente da un gruppo di intellettuali che si fa chiamare Svevo s club : tra questi compaiono lo stesso Eugenio Montale e lo scrittore Elio Vittorini. La morte improvvisa Sono mesi di felicità, ma anche di presentimenti. Un enfisema polmonare, conseguenza della sua lunga pratica di fumatore, lo inquieta al punto da fargli dire: «Dopotutto posso morire perché sono stato assai felice . Nel settembre del 1928 è in vacanza a Bormio, in Valtellina, per le consuete cure termali: durante il ritorno a casa, l automobile su cui viaggia insieme alla moglie e a un nipote slitta sul terreno bagnato, sbanda e si schianta contro un albero, nei pressi di Motta di Livenza, non lontano da Treviso. Le ferite riportate non sono particolarmente gravi ma complicano ulteriormente le già precarie condizioni di salute: Svevo muore il giorno dopo l incidente per asma cardiaca dovuta all enfisema. 503

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi