La poesia

L epoca e le idee L esigenza di promuovere nella generazione postrisorgimentale un insieme di valori condivisi è alla base dello sviluppo di una narrativa dai precisi intenti pedagogici: così la letteratura per ragazzi si incarica di creare un immagine pacificata della società, attraverso la propaganda dei buoni sentimenti, della solidarietà, della dedizione al lavoro e dell amor di patria. in tale contesto che nascono opere come Cuore di Edmondo De Amicis (1846-1908) e Le avventure di Pinocchio di C. Collodi (1826-1890). Sempre destinata ai ragazzi è la ricca produzione di romanzi di avventura di Emilio Salgari (18621911), che appare però meno ispirata da intenti pedagogici. Con lo sviluppo dell industria editoriale, inoltre, si afferma anche in Italia il fenomeno della letteratura di consumo. Si tratta di romanzi detti anche d appendice, in quanto pubblicati a puntate nelle pagine finali dei giornali dalle scarse pretese letterarie e dalle trame semplici, costruite per sollecitare l interesse dei lettori piccolo-borghesi per intrighi amorosi, vicende rocambolesche, fatti truculenti. I romanzi scritti da Francesco Mastriani (1819-1891) e Carolina Invernizio (1851-1916), costruiti proprio sulla base di questi canovacci stereotipati, sono tra i più venduti, al pari di quelli confezionati senza sosta da autrici quali Neera (pseudonimo di Anna Radius Zuccari, 1846-1918), Marchesa Colombi (pseudonimo di Maria Antonietta Torriani, 1840-1920) e Contessa Lara (pseudonimo di Evelina Cattermole, 1849-1896). La novella Favorita dalle sue dimensioni ridotte e quindi adatta a trovare spazio tra le colonne dei quotidiani, anche la novella vive un epoca di fioritura. una produzione che si incentra soprattutto su tematiche di costume o sulla rappresentazione dei contesti sociali tanto di moda nella letteratura naturalistica francese. Tutti i principali romanzieri di fine Ottocento sono anche autori di novelle, alcune delle quali (in particolare quelle di Verga) sono di notevole rilievo letterario. La poesia La protesta scapigliata La produzione poetica in Italia prende strade profondamente diverse, anche se tutte sono accomunate dal superamento del Romanticismo. Un arte di rottura è quella a cui aspirano i poeti scapigliati (da Emilio Praga, 1839-1875, ad Arrigo Boito, 1842-1918, al già citato Igino Ugo Tarchetti), che reagiscono alla cultura dei padri romantici accogliendo atteggiamenti e caratteri della produzione francese dell epoca. Il classicismo carducciano In tutt altra direzione va la proposta di Giosuè Carducci (1835-1907). Nel tentativo di recuperare la grande lezione del classicismo italiano, egli ribadisce il ruolo e il significato della poesia e del poeta in seno alla società. Sul piano stilistico, si riallaccia alla tradizione lirica fino ad Alfieri e Foscolo, rifiutando la «risciacquatura in Arno di Manzoni; su quello dei contenuti, non rinuncia a confrontarsi, spesso con piglio polemico, con le questioni che animano la vita politica nazionale. La poesia decadente Le suggestioni e i motivi del Decadentismo sono invece centrali nella produzione dei massimi poeti dell epoca, Giovanni Pascoli (1855-1912) e Gabriele d Annunzio, nell opera dei quali è tuttavia presente un originale contaminazione di aspetti tradizionali e componenti innovative. Pascoli e, in misura ancora maggiore, d Annunzio fanno infatti tesoro della poesia decadente europea ma la loro opera, ricca di immagini e musicalità inedite e moderne, è contaminata con elementi di un superstite classicismo e con la fiducia, sia pure riproposta in modi nuovi, nella figura del letterato all interno della società di massa. Aspetti, questi, che autorizzano a collocare Pascoli e d Annunzio in una zona di confine fra il tramonto dell Ottocento e l alba del Novecento. 41

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi