I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il secondo Ottocento 130 135 140 come una mostruosa coda di pavone costellata di miriadi di occhi d oro. Guardando in giù vide la guardia in perlustrazione che proiettava sulle porte delle case silenziose il lungo raggio della sua lanterna. La macchia violacea di una vettura in cammino apparve sull angolo, poi svanì. Una donna con uno scialle svolazzante camminava lentamente presso le cancellate, barcollando; di tanto in tanto si fermava e si guardava indietro; a un tratto cominciò a cantare, con voce rauca. La guardia le si avvicinò e le disse qualche cosa, ed essa, con una risata, riprese il suo incerto cammino. Un vento freddo spazzava la piazza; le luci del gas vacillavano e diventavano turchine e gli alberi spogli agitavano in qua e in là i rami che parevano di ferro nero. Rabbrividì e tornò dentro, chiudendosi dietro la finestra. Giunto alla porta girò la chiave e l aprì. Non diede neppure un occhiata all uomo assassinato. Ebbe la sensazione che tutto il segreto della cosa stava nel non rendersi conto della situazione. L amico che aveva dipinto il fatale ritratto al quale era dovuta tutta la sua miseria, era uscito dalla sua vita: null altro. Dentro il testo Estetica e morale Un ispirazione satanica Il freddo simbolo del male 262 I contenuti tematici Il brano presentato è particolarmente significativo all interno del romanzo, non solo perché l efferato omicidio segna un punto di non ritorno nella vicenda di Dorian Gray, ma anche perché vi risalta bene la scissione che il protagonista vive tra il piano estetico e quello morale. Basil, invece, nutre una diversa concezione del rapporto tra queste due dimensioni: per lui, che è moralmente retto, la bellezza esteriore è conseguenza della purezza interiore. Per questo di fronte alla constatazione della corruzione morale dell amico, è colto da disgusto. Tale atteggiamento è un inesorabile atto d accusa nei confronti di Dorian, per il quale l unico valore è il compiacimento per la propria bellezza fisica. Dorian non esita a uccidere l amico di un tempo, credendo in tal modo di mettere a tacere per sempre la propria coscienza, peraltro già offuscata e incapace di distinguere il bene dal male (ognuno di noi porta in se stesso il cielo e l inferno, r. 75). Egli compie il suo crimine in maniera decisa, priva di esitazione, come spinto da una forza satanica che scaturisce dal ritratto (lo prese un senso incontrollabile di odio contro Basil Hallward, come se gliel avesse suggerito l immagine sulla tela, rr. 103-104). Neppure nella conclusione della scena è presente in lui alcun rimorso, ma soltanto indifferenza (Si sentiva stranamente calmo, r. 127). La deriva morale di Dorian è ora completa. Le scelte stilistiche Nel testo sono presenti diversi riferimenti a una sensazione di freddo provata dai personaggi, sensazione che diventa, con tutta evidenza, simbolo di diverse realtà: del male metafisico che alberga nella stanza del ritratto (Una corrente d aria fredda li investì e il lume, per un attimo, si contrasse in una fiammella di arancione scuro, rr. 12-13); delle forze oscure che abitano l animo di Dorian, della sua indifferenza morale e del suo cinico distacco (La voce che parlava era fredda e crudele, r. 24); della paura e del senso di orrore che si impadroniscono di Basil di fronte alla scoperta di una realtà apparentemente assurda e decisamente inquietante (gli parve che in un attimo il suo sangue non fosse più di fuoco, ma di ghiaccio inerte, rr. 41-42). La scelta delle immagini da parte dell autore va così a costruire un preciso campo semantico, contribuendo a conferire compattezza stilistica alla scena.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi