4 - Gli aspetti formali

Giovanni Verga I Malavoglia 4 Gli aspetti formali Le tecniche narrative Nei Malavoglia sono presenti tutte le tecniche che caratterizzano la produzione novelli stica e romanzesca della fase verista di Verga e che fanno di lui un grande sperimentatore, capace di innovare profondamente lo stile narrativo rispetto ai modelli del realismo ottocentesco. Impersonalità e straniamento L autore infatti rimane fedele al principio dell impersonalità e a un criterio di pura re gistrazione dei fatti, affidando la narrazione a una voce popolare interna al villaggio e re gredendo al livello della comunità. Per far trasparire il proprio personale punto di vista, Verga ricorre a un effetto di straniamento, immedesimandosi nell ottica degli abitan ti del paese proprio per dar modo al lettore di coglierne la natura malevola. Ciò accade quando la dirittura morale di alcuni personaggi (i cui comportamenti, dunque, il lettore è portato a giudicare in maniera positiva) viene vista negativamente dalla collettività, che giudica il senso delle azioni dei singoli esclusivamente sulla base del parametro dell in teresse economico. Per esempio: il fatto che padron Ntoni sia onesto e che il suo senso dell onore gli imponga di ripagare il debito verso zio Crocifisso a costo di perdere la ca sa della famiglia viene giudicato incomprensibile dai compaesani, che gli rimproverano l incapacità di fare i propri interessi. Un altro esempio riguarda il naufragio della Provvidenza: è evidente che la perdita maggiore sia quella della famiglia Toscano, che vede morire in mare Bastianazzo. Ma nel le parole di un personaggio, la Vespa, nipote di zio Crocifisso, la realtà si ribalta in una valutazione paradossale: «Volete che ve lo dica? , saltò su la Vespa; «la vera disgrazia è toccata allo zio Croci fisso che ha dato i lupini a credenza. Chi fa credenza senza pegno, perde l amico, la roba e l ingegno (cap. 3). Il proverbio serve, in questo caso, a corroborare, con il suo valore sentenzioso, la giustez za della logica tutta economica qui incarnata dalla Vespa, ma in fondo condivisa dalla maggior parte della collettività. Che infatti poco più avanti si esprime in questi termini: «Che disgrazia! , dicevano sulla via. «E la barca era carica! Più di quarant onze di lupini! (cap. 3). Il discorso indiretto libero Un altro strumento assai utilizzato nel romanzo per garantire l impersonalità del narra tore e la sua eclissi rispetto alla realtà narrata e, nello stesso tempo, per esprimere le sen sazioni e i sentimenti dei personaggi è accanto ai frequenti dialoghi (molte sequenze sono vere e proprie scene) il discorso indiretto libero, che costituisce la principale novità della scrittura verghiana e uno strumento adottato per «raccontare gli avvenimen ti come si riflettono nei cervelli e nei cuori dei suoi personaggi (Spitzer). Vediamone un esempio. All inizio del secondo capitolo, prima il sensale Tino Piedipapera si rivolge a pa dron Ntoni con un discorso diretto, ma subito dopo le sue parole sono riferite, appunto, attraverso un discorso indiretto libero. Nella tabella ( p. 186), accanto all originale ver ghiano, possiamo verificare come sarebbe stato l intero periodo se fosse stato reso tutto attraverso il discorso diretto. 185

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi