Il rifiuto del presente

Pier Paolo Pasolini re non fa altro qui come in tante pagine del libro che manifestare profonda simpatia e intima adesione nei confronti del mondo e dei personaggi rappresentati. Linguaggi e punti di vista Quanto all aspetto specificamente linguistico, bisogna notare come Pasolini incroci e spesso sovrapponga due universi linguistici, che sono anche due universi psicologici e due punti di vista assai diversi e lontani tra loro: quello dell autore (colto, raffinato, dotato di una notevole cultura e di una spiccata consapevolezza letteraria) e quello dei personaggi (semplici, incolti, che tendono a esprimersi in maniera rozza ed elementare). In tal modo l italiano si mescola a un dialetto romanesco fatto di espressioni volgari che spesso sfociano nel turpiloquio (vaffan , r. 13; A stronzo, r. 17; E che te frega, r. 23; Li mortacci tua, r. 31). Verso le competenze COMPRENDERE 1 Riassumi i due brani in circa 5 righe ciascuno. ANALIZZARE 2 Rintraccia nei due testi alcuni esempi di vocaboli letterari e gergali. Vocaboli letterari Vocaboli gergali 3 Individua nei due brani alcune frasi chiaramente legate al punto di vista e al modo di esprimersi dell autore. INTERPRETARE 4 A tuo parere, perché nel secondo brano è assente il turpiloquio, che invece abbonda nel primo? PRODURRE 5 Traccia in un testo espositivo di circa 20 righe due distinti ritratti psicologici del Riccetto nel primo e nel secondo brano, evidenziando soprattutto analogie e differenze tra i due momenti. Il rifiuto del presente La condanna della cultura di massa A mano a mano che, a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, il boom economico trasforma in profondità il tessuto economico e sociale del paese, insieme alle abitudini, agli stili di vita, alla mentalità delle persone, Pasolini si sente sempre più estraneo nei confronti di una realtà in cui non si riconosce e che disapprova. Strumento principe attraverso cui sta avvenendo questa trasformazione, che equivale a una manipolazione delle coscienze, è per Pasolini la televisione, per la sua intrinseca capacità di persuasione occulta. La fase apocalittica Nel 1964 esce un saggio del semiologo Umberto Eco destinato a diventare molto famoso. Si intitola Apocalittici e integrati e definisce, in relazione alle «comunicazioni di massa e alle «teorie della cultura di massa (come recita il sottotitolo), i due tipi di atteggiamento che gli intellettuali tendono ad assumere. Gli «integrati sono coloro che valorizzano gli aspetti positivi della nuova realtà: la democratizzazione della comunicazione, l accesso alla cultura consentito a gruppi sociali che prima ne erano esclusi, l abbassamento del costo economico dei prodotti culturali ecc. Gli «apocalittici sono invece coloro che evidenziano i risvolti negativi di tale situazione: l omologazione, la persuasione occulta della pubblicità, il conformismo dilagante, l assenza di pensiero critico ecc. 1109

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi