I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Italo Calvino Dentro il testo Una struttura narrativa comica I contenuti tematici L episodio qui proposto e le altre diciannove storie che hanno per protagonista Marcovaldo presentano una struttura narrativa tipica del comico, che ripete in modo quasi identico un medesimo modello: quello proprio delle comiche cinematografiche o delle narrazioni a vignette dei giornalini per l infanzia (non a caso la prima edizione del libro era corredata dalle illustrazioni di Sergio Tofano, il creatore del Signor Bonaventura, celeberrimo eroe del Corriere dei Piccoli ). Come spesso accade nel libro, anche qui lo schema della storia segue una struttura bipartita: in un primo momento viene descritto ciò che Marcovaldo fa abitualmente e che costituisce la norma delle sue giornate di alienato uomo di fatica (viene cioè raccontato come egli sia solito consumare il pranzo contenuto nella pietanziera); su questa base di azioni consuetudinarie si innesta poi l avventura vera e propria (lo scambio di pietanze tra Marcovaldo e il bambino). L oggetto pietanziera Lo sguardo di Marcovaldo ignora i segni distintivi della città, preferendo soffermarsi sugli indizi che mostrano una residua presenza della natura, come il ciclico mutare delle stagioni (Se è d autunno e c è sole, sceglie i posti dove arriva qualche raggio, rr. 25-26). Se la sua attenzione si sofferma su oggetti che non appartengono al mondo della natura, è per estrapolarli dal contesto in cui si trovano e riconnetterli a una dimensione più umana. quanto avviene con la pietanziera: da oggetto-simbolo dell operaio di fabbrica che non può permettersi un pasto servito caldo o il ritorno a casa durante la pausa pranzo (siccome casa sua è lontana e ad andarci a mezzogiorno perde tempo, rr. 22-23), essa si muta, agli occhi di Marcovaldo, in una scatola magica, in un ghiotto portagioie (Già il movimento di svitare il coperchio richiama l acquolina in bocca, rr. 2-3) che nasconde e conserva i sapori del desco familiare (r. 20). Infine, la pietanziera risulta il tramite grazie al quale dare e ricevere un imprevista felicità, derivante dal piacevole scambio culinario tra Marcovaldo (che finalmente si porta alla bocca una frittura di cervella morbida e riccioluta come un cumulo di nuvole, rr. 70-71) e il bambino (che gusta il cibo proibito, quella salsiccia che sembra una biscia, r. 76, e che a casa sua non si mangia mai). L oscillare tra entusiasmo e delusione Tuttavia, le speranze del manovale si infrangono continuamente contro una realtà ben più amara. Nonostante l entusiasmo suscitato dalla pietanziera, questo oggetto umile e anonimo non può che confermare la propria inadeguatezza rispetto ai sogni di un uomo ingenuo, ingannato e deluso dal suo stesso sguardo. Così, se nella prima parte del racconto l umore di Marcovaldo oscilla più volte tra l euforia per le gioie contenute nel recipiente e la delusione di trovarvi delle vivande intorpidite (r. 14), la tristezza del mangiare freddo (r. 19) e il disappunto per il sapore metallico comunicato ai cibi dall alluminio (r. 35), nella seconda parte la felicità per l inattesa svolta dovuta all incontro con il bambino viene bruscamente interrotta dall arrivo della governante, che riporta i due personaggi al posto che spetta loro. Slanci lirici e ironia Le scelte stilistiche Nel brano predomina un tono colloquiale e ricco di venature ironiche, cui fanno da contrappunto brevi slanci lirici subito raffreddati dall inserzione di particolari prosaici, che svelano le miserie della vita. Ciò accade, per esempio, quando il narratore descrive il tentativo messo in atto da Marcovaldo di operare una comunione tra uomo e natura: le foglie rosse e lucide che cadono dagli alberi gli fanno da salvietta; le bucce di salame vanno a 1077

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi