I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Italo Calvino 75 80 85 90 95 100 105 110 115 contatto è una cosa concreta, non magica, e scivola giù dalla spalliera della sedia in modo spaventosamente facile, senza nemmeno battere contro terra. Adesso «la cosa è successa: la paura finta di prima diventa paura vera. Bisogna aggomitolare in fretta il cinturone intorno alla fondina, e nascondere tutto sotto il maglione senza impastoiarsi9 braccia e gambe: poi tornare a quattro piedi sui propri passi, pian piano e senza mai togliere la lingua di tra i denti: forse se si togliesse la lingua di tra i denti succederebbe qualcosa di spaventoso. Una volta fuori non c è da pensare a tornare nella sua cuccetta, a nascondere la pistola sotto il materasso come le mele rubate al mercato della frutta. Tra poco il tedesco s alzerà e cercherà la pistola e metterà tutto a soqquadro. Pin esce nel carrugio:10 non è che la pistola gli bruci addosso; così nascosta nei suoi vestiti è un oggetto come un altro e ci si può dimenticare d averla; spiace anzi questa propria indifferenza, e a ricordarsene Pin vorrebbe gli prendesse un brivido. Una pistola vera. Una pistola vera. Pin cerca di eccitarsi col pensiero. Uno che ha una pistola vera può tutto, è come un uomo grande. Può far fare tutto quello che vuole alle donne e agli uomini minacciando d ucciderli. Pin ora impugnerà la pistola e camminerà sempre con la pistola puntata: nessuno potrà togliergliela e tutti ne avranno paura. Invece ha sempre la pistola avvolta nel gomitolo del cinturone, sotto il maglione e non si decide a toccarla, spera quasi che quando la cercherà non ci sia più, si sia smarrita nel calore del suo corpo. Il posto per guardare la pistola è un sottoscala nascosto dove ci si caccia per giocare a rimpiattino,11 e arriva un riverbero di luce da un lampione guercio.12 Pin svolge il cinturone, apre la fondina e con un gesto che sembra tiri un gatto per la collottola estrae la pistola: è davvero grossa e minacciosa, se Pin avesse il coraggio di giocarci farebbe finta che fosse un cannone. Ma Pin la maneggia come fosse una bomba; la sicura, dove avrà la sicura? Alla fine si decide a impugnarla, ma bada a non mettere le dita sotto il grilletto, tenendo ben forte l impugnatura; pure così si può impugnare bene e puntarla contro quello che si vuole. Pin la punta prima contro il tubo della grondaia, a bruciapelo sulla lamiera, poi contro un dito, un suo dito, e fa la faccia feroce tirando indietro la testa e dicendo tra i denti: «la borsa o la vita , poi trova una scarpa vecchia e la punta contro la scarpa vecchia, contro il calcagno, poi nell interno, poi passa la bocca dell arma sulle cuciture della tomaia. una cosa molto divertente: una scarpa, un oggetto così conosciuto, specie per lui, garzone ciabattino, e una pistola, un oggetto così misterioso, quasi irreale; a farli incontrare uno con l altro si possono fare cose mai pensate, si possono far loro recitare storie meravigliose. Ma a un certo punto Pin non resiste più alla tentazione e si punta la pistola contro la tempia: è una cosa che dà le vertigini. Avanti, fino a toccare la pelle e sentire il freddo del ferro. Si potrebbe posare il dito sul grilletto, adesso: no, meglio premere la bocca della canna contro lo zigomo fino a farsi male, e sentire il cerchio di ferro con dentro il vuoto dove nascono gli spari. A staccare l arma dalla tempia, di botto, forse il risucchio dell aria farà esplodere un colpo: no, non esplode. Ora si può mettere la canna in bocca e sentire il sapore sotto la lingua. Poi, cosa più 9 senza impastoiarsi: senza che brac cia e gambe rimangano impedite nei movi menti. 10 carrugio: vicolo stretto, tipico delle cit tà liguri. 11 rimpiattino: nascondino. 12 guercio: che manda poca luce, difetto so; il termine, letteralmente, significa stra bico . 1065

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi