I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il secondo Novecento e gli anni Duemila la solidarietà tra le persone, un valore qui incarnato dall anziana donna che fa sedere madre e figlio nell osteria in cui si raccolgono i sopravvissuti (una donna anziana, vedendola entrare col bambino in braccio, e riconoscendoli, all aspetto, per sinistrati, invitò i propri vicini a restringersi, e le fece posto accanto a sé su una panca, rr. 100-102). La donna consola anche Useppe, che continua a chiamare il cane Blitz, inventando per lui una piccola favola. Una narrazione ottocentesca Il variare del punto di vista Le scelte stilistiche Lo stile narrativo del brano è caratterizzato dalla precisione delle descrizioni e dalla ricchezza dei dettagli. Ida viene rappresentata in modo oggettivo dallo sguardo esterno del narratore onnisciente: lei, maestra elementare che prima della guerra non avrebbe mai rinunciato al decoro dell abbigliamento, ora, nelle circostanze eccezionali del conflitto, scende in strada con i vestiti di casa, senza calze e con scarpe di pezza. Anche se l autrice non rinuncia a introdurre nella narrazione alcuni elementi lirici, come il discorso insieme consolatorio e fantasioso che la vecchia rurale rivolge al piccolo Useppe, e simbolici, come la contrapposizione tra i colori della morte (il nero della terra smossa e il grigio del fumo) e quelli della vita (il verde, arancione e rosso vivo dei peperoni, r. 28, vale a dire i colori della quotidianità), con La Storia Elsa Morante si allontana dalla dimensione favolistica e memoriale delle opere precedenti, optando invece per un romanzo di impianto realista, basato su un osservazione attenta del contesto storico e sociale e che si adegua ai modi e alle strutture tipici della narrativa ottocentesca. All oggettività delle descrizioni corrisponde però, nel corso del romanzo, un punto di vista non univoco, ottenuto grazie al frequente ricorso al dialogo e a un linguaggio «che oscilla fra il sentire solitario e soggettivo di Ida e la coralità del mondo che la circonda (Cirillo-Gigliozzi). Le innumerevoli figure che popolano il romanzo, di cui questo brano dà un saggio, sono infatti colte dallo sguardo di un narratore capace di adottare mimeticamente tutti i registri linguistici (colto, dialettale, gergale, infantile, come si vede qui nel linguaggio infantilmente storpiato di Useppe e nel parlato popolare della donna anziana). Proprio il punto di vista di Useppe, qui prevalente, conferisce al brano un tono patetico che lo rende particolarmente toccante. Il lettore, infatti, osserva la scena attraverso gli occhi del bambino, percependo la sua paura, condividendo il suo avvilimento per non aver trattenuto la pipì, provando lo strazio per il cane rimasto sotto le macerie. La sensibilità di Useppe, che ignora il contesto in cui si consumano i fatti, ingigantisce il peso di alcuni particolari a discapito di una visione razionale e oggettiva delle cose, costituendo un filtro visuale che conferisce al racconto una straordinaria carica emotiva. Verso le competenze COMPRENDERE 1 Riassumi il contenuto del brano in circa 10 righe. 2 Che cosa significa che i sandali di Useppe erano stati acquistati col criterio della crescenza (r. 8)? 3 Quali sono le reazioni della gente di San Lorenzo a quanto accaduto? ANALIZZARE 4 Da quale punto di vista sono narrati i fatti? Che effetto ottiene questa scelta? 1028 INTERPRETARE 5 Spiega e commenta la seguente frase: Ah, cristiani e bestie, crepare tutta una sorte (r. 127). PRODURRE 6 Traccia un ritratto di Ida a partire dalle informazioni ricavabili dal brano in un testo descrittivo di circa 10 righe.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi