La greggia
Il canzoniere
Il canzoniere
La poesia è compresa nella sezione La serena disperazione (1913-1915). Alla vista di un gregge di pecore che attraversa la città, in mezzo al caos del traffico urbano, il poeta prova nei loro confronti una commossa e profonda vicinanza.
Greggia, tu che il sobborgo impolverato
traversi a sera; ed un lezzo a me grato
dietro ti lasci; e hai tanta via da fare
tra la furia dei carri e lo squillare
5 dei tram, dove la vita ha più gran fretta,
come lenta procedi e in te ristretta!
Greggia che amai dall’infanzia sperduta,
per te la doglia si fa in cor più acuta;
e mi viene, non so, d’inginocchiarmi;
10 non so, nel tuo lanoso insieme parmi
scorger, io solo, qualcosa di santo,
e di antico, e di molto venerando.
Ti mena un vecchio, sui piedi malcerto;
un Dio per te, popolo nel deserto.
1 Sintetizza il contenuto del componimento in circa 5 righe.
2 In quale luogo e in quale momento della giornata si colloca la scena descritta? Da quali versi ricavi queste informazioni?
3 Quale atteggiamento assume il poeta di fronte alla greggia? Come lo spieghi?
4 A chi viene paragonato il vecchio pastore? perché?
5 Analizza la lirica dal punto di vista metrico. Di che tipo di versi si tratta? Sono presenti rime perfette e/o imperfette?
6 Il lessico presenta termini della tradizione letteraria e altri di registro più moderno e colloquiale. Individua nel testo esempi delle due tipologie di vocaboli e spiega in che modo esse si legano tra loro.
7 Evidenzia in questa lirica gli aspetti tipici dello stile di Saba che lo collocano in un’area appartata, lontana dalle correnti poetiche più in voga nel periodo in cui ha operato.
Scegli e sviluppa una delle seguenti tracce.
Folco Portinari (1926-2019) evidenzia, all’interno del Canzoniere di Umberto Saba, la centralità del tema della diversità.
In mano agli specialisti il Canzoniere diventa un fertilissimo terreno di indagine:
dietro l’apparente semplicità, così com’è a una prima lettura, il testo consente uno
scavo in profondità, tale da collocarlo tra le opere forse più «difficili», più ricche di
sviluppi, della poesia contemporanea. Non credo però che nessuna lettura possa
5 fare a meno di una contestazione: nel Canzoniere Saba racconta una storia. Certo la
racconta in modo particolare, non seguendo un ordine cronologico e forse nemmeno
logico, ma la racconta. Da questo punto di vista il Canzoniere non è diverso
da un romanzo. Anzi la mia opinione è che il Canzoniere di Saba, considerato
assieme alle opere in prosa e all’epistolario, sia davvero un romanzo, forse il più
10 importante romanzo italiano del Novecento. […]
In questo romanzo, dunque, il poeta racconta e descrive una sua storia personale,
un dramma nelle sue varie fasi, con un alternarsi di motivi positivi e negativi,
speranze e sconforti, collocandolo in un paesaggio preciso e in un preciso ambiente,
storici, cioè veri e come tali riconoscibili dal lettore: la sua famiglia d’origine, la
15 sua casa, la sua città, la nuova famiglia, la guerra, il lavoro, l’amore, le persecuzioni,
la malattia, la seconda guerra, la Liberazione, la vecchiaia. Il paesaggio è inequivocabilmente
quello, tra il carso e il mare, e così la madre, la nutrice, la moglie, la
figlia sono davvero quelle; così la naja, così la guerra è quella, ’15-’18, con i suoi
soldati, proprio quelli; così la malattia, così le illusioni, eccetera.
20 Il racconto incomincia dalla nascita del poeta en protagonisti sono i personaggi
della vita quotidiana, gli stessi conosciuti dall’esperienza di ogni lettore.
Umberto Saba nasce a Trieste nel 1883. In realtà il padre si chiama Ugo Poli
e Saba è uno pseudonimo scelto solo più tardi. La madre invece, Felicita Rachele
Coen, è ebrea. Ed ecco che abbiamo già le notizie iniziali ed essenziali di questa
25 storia: una città, Trieste, e una famiglia «divisa», o composta con elementi eterogenei,
provenienti da culture (religioni o razze)1 tradizionalmente diverse, come la
cristiana o l’ebraica. […]
Questa situazione sembra che venga riproposta e si realizzi anche nella storia
di Saba, in una famiglia composta da genitori di diversa provenienza, in qualche
30 modo scissa. E tanto più quando il padre si separerà dalla madre, lasciandole il
piccolo Umberto.
Ecco che abbiamo tutti gli elementi per formare il primo nucleo di un dramma,
ma per scoprire anche il filo psicologico che lega tutto il racconto. C’è l’ambiente
(Trieste, il suo porto, le navi cariche di mercanzie, le strade, il mare, il Carso, luoghi
35 perpetui ai quali ritorna sempre il poeta con amore «filiale»), ci sono i personaggi,
c’è la motivazione di un dramma, un tema che ritorna, con infinite variazioni, in
tutto lo svolgimento dell’opera di Saba. Si può dire che è la storia di uno che si
sente, o viene considerato «diverso». L’essere «diverso» è davvero il dramma subíto
dall’uomo, o violentemente conculcato nell’uomo, perseguitato o emarginato quasi
40 a termini di legge. […]
Per Saba l’essere, o il sentirsi, diverso diventa come una malattia psicologica,
l’inquietudine che genera poi tutte le altre inquietudini, le insoddisfazioni, le
malattie, le angosce del suo dramma intimo; raccontato nelle poesie o con aperte
confessioni o con metafore, cioè cogliendo altrove o paragonando altre forme e
45 altre situazioni di inquietudine e di malessere alla sua (anche Trieste, abbiamo
visto, è a suo modo «diversa» e può quindi facilmente trasformarsi in un simbolo:
parlare di Trieste è come parlare di sé, o meglio dei propri genitori, o della madre
o, infine, della nutrice, della balia amata che lo allevò con amore materno, quasi
sostituendosi alla mamma nel cuore e nella memoria del poeta).
50 Se nella «diversità» sono le ragioni del malessere, è naturale che la salute venga
cercata e indicata col desiderio di mescolarsi alla calda vita di tutti, confondersi
nella folla del borgo, nella truppa anonima ma umana del reggimento. Insomma,
«essere come tutti gli uomini di tutti i giorni». Questo è l’itinerario del romanzo di
Saba, dai sintomi della malattia ai progetti di guarigione.
Folco Portinari, Introduzione, in Umberto Saba, Il Canzoniere, Einaudi Scuola, Torino 1990
1 Riassumi il contenuto del brano in circa 5 righe, individuando la tesi fondamentale sostenuta dall’autore.
2 Perché Portinari definisce il Canzoniere di Saba forse il più importante romanzo italiano del Novecento (rr. 9-10)?
3 Qual è stata la “malattia psicologica” di Saba?
4 Che ruolo simbolico assume Trieste per il poeta?
5 Quale soluzione ha cercato Saba al dramma della propria diversità?
Scegli e sviluppa una delle seguenti tracce.
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 3
Dal secondo Ottocento a oggi