Svevo e Pirandello
Tradizione e innovazione
Le nuove prospettive di ricerca aperte in ambito europeo da Proust, Kafka, Musil e Joyce vengono approfondite e declinate in Italia, secondo modelli diversi, da Svevo e Pirandello, i quali, pur senza rinnegare i valori della tradizione narrativa ottocentesca, ne rinnovano profondamente strutture e tipologie.
Di fronte alle nuove tendenze, la narrativa italiana raggiunge, come osserva Renato Barilli, «un buon grado di equilibrio tra tradizione e innovazione». Senza approdare all’estetismo e al misticismo decadenti, ma anzi restando in parte ancorati agli strumenti del Naturalismo, Svevo e Pirandello riescono a svelare un mondo completamente inedito, in cui i personaggi sono prigionieri in una zona di confine tra un passato nel quale non riescono più ad abitare e un presente che non comprendono. Essi divengono veri e propri «forestieri della vita», per usare un’espressione pirandelliana, antieroi in cerca di una nuova identità.