il fanciullino
Al centro della poetica di Pascoli c’è l’idea che in ogni individuo sopravviva un «fanciullino» che osserva il mondo e «vede tutto con meraviglia, tutto come per la prima volta». Di questa parte infantile e irrazionale dell’io il poeta sa ascoltare e trascrivere la voce, che si esprime in una lingua «ingenua», pre-grammaticale, intuitiva e immaginativa, pura e nuova: la verità nascosta nel mistero delle cose e del mondo si rivelerà allora autentica, priva di retorica, finalmente libera da ogni condizionamento culturale.