I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Giacomo Leopardi protagonista è un poeta: o meglio, si sente poeta e vuole fare il poeta. Dunque, sembrerebbe esserci perfetta corrispondenza tra l autore e il personaggio che parla in prima persona. E così certo è. Basterebbe un componimento come le «Ricordanze a dimostrarlo [ ]. Ma è bene non dare sempre per scontata questa corrispondenza tra autore e personaggio lirico, anche se a noi sembra tanto ovvia. L autobiografia nei Canti, infatti, non si esprime necessariamente attraverso il racconto della vita dell autore come nelle «Ricordanze . Il poeta si pronuncia anche indossando maschere: si pensi al Canto notturno di un pastore errante dell Asia, dove parla appunto un pastore e il paesaggio non è certo quello di Recanati. Il poeta dei Canti, oltre a essere caratterizzato dalla volontà di essere poeta, si distingue per essere particolarmente sensibile al dolore. un individuo molto sofferente, che non si limita a parlare della propria infelicità ma usa questa a dimostrazione dell infelicità universale. Per Leopardi l infelicità è una condizione storica, è un prodotto della storia. Non si tratta di pessimismo. Leopardi non ha mai usato questa parola, che tanto piace ai manuali scolastici e ai caricaturisti. Se non si capisce la radice storica della poesia leopardiana si rischia di fraintendere il significato dei Canti. Per Leopardi la ragion d essere d ogni uomo è nel passato. Dal passato discendiamo e nel passato è la risposta agli interrogativi del presente. Ci si potrebbe interrogare sul perché di questa radicale convinzione e si dovrebbe cercare negli studi umanistici e filologici di Leopardi. Qui, per ridurre a poche frasi un discorso potenzialmente lunghissimo, ricordiamo che la cultura classica di Leopardi è tutta impregnata di nostalgia e rimpianto: gli storici antichi, i filosofi antichi, i poeti antichi di cui Leopardi nutrì i suoi pensieri fin da bambino hanno tutti un idea degenerativa di storia umana. Lo stesso studio di cose vecchie di secoli è nostalgico di per sé. Dunque, il tempo è solo declino e rovina. Ciò, ovviamente, non esclude che la felicità sia esistita ma implica per forza che la felicità sia esistita solo in un origine irrintracciabile. L abbiamo detto: la felicità è qualcosa non che verrà come per Petrarca ma qualcosa che si è perduto. In questo sta uno dei principali elementi di novità della poesia leopardiana. Prendiamo in esame la prima poesia dei Canti, «All Italia . Il titolo è fuorviante. Sembra una poesia politica. Invece, è una poesia storica (una bella poesia, che la scuola tende a mortificare, se non a ridicolizzare). Parla soprattutto dell antica Grecia, delle guerre persiane e del poeta Simonide che, dall alto di un colle, ebbe la ventura di assistere a quei grandi fatti militari e di cantarli. «All Italia si conclude proprio con un discorso del poeta greco, che celebra i gloriosi caduti. La voce del poeta moderno, del Leopardi autore, e la voce di quell antico personaggio si sovrappongono e sono indistinguibili. In questo modo il poeta moderno si fa erede di quello antico. E proprio nell acquisizione di antichità sta il suo valore. Leopardi vuole essere un poeta della tradizione, come Simonide, come Saffo, e questo obiettivo è chiaramente pronunciato e realizzato già in quella poesia che fa da apertura alla raccolta. Abbiamo così messo in evidenza già uno dei temi portanti dei Canti: la storia, o meglio la storicità del soggetto poetante. Il poeta è, secondo Leopardi, un uomo del passato. Ma è tipico della mente leopardiana costruire antitesi e contraddizioni. Al tema della storia si appaia il suo esatto contrario: la non-storia, la sospensione della temporalità, la cessazione del declino. Intendo, l infinito. Al tema dell infinito Leopardi ha dedicato una poesia particolare, e un genere specifico, il cosiddetto idillio. «L infinito si intitola la più celebre poesia dell intera raccolta, quel componimento in quindici versi (del 1819) [ ] che forse va considerato una deformazione del sonetto tradizionale. Ma l infinito affiora un po dovunque nei Canti. Che cos è l infinito per Leopardi? Ripetiamolo: l opposto 879

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento