L’inaridirsi dell’ispirazione e gli ultimi anni

Il primo Ottocento e Giacomo Leopardi, che vede in lui un «uomo pieno d amabilità, e degno della sua fama . Risciacquati i panni in Arno (confrontata cioè la lingua che ha usato nel romanzo con la parlata viva fiorentina), si rafforza in Manzoni la convinzione che alle pagine del suo libro occorra una corposa revisione linguistica. L inaridirsi dell ispirazione e gli ultimi anni Un intellettuale appartato ma vigile Dopo il 1827 la vena creativa di Manzoni si inaridisce. La famiglia nel frattempo è rapidamente cresciuta: nel 1830 Enrichetta dà alla luce la decima figlia, Matilde. Tre anni più tardi la moglie muore, seguita a breve dalla primogenita. Prostrato dallo sconforto, Manzoni abbozza un nuovo inno sacro, Il Natale del 1833, che non riesce però a concludere. Nel 1837 sposa Teresa Borri, vedova del marchese Stampa. Si dedica intensamente alla riscrittura dei Promessi sposi, orientata sul fiorentino parlato dalle classi colte, in armonia con le teorie che espone in un trattato più volte riscritto e rimasto incompiuto, Della lingua italiana. Il romanzo esce in dispense illustrate tra il 1840 e il 1842, seguito dal saggio storico Storia della colonna infame, ma l edizione si rivela un fiasco, e mette in ginocchio le finanze dell autore. Nel 1841 muore la madre Giulia. Nel 1848, durante le Cinque Giornate di Milano, Manzoni si schiera a favore degli insorti. Il 22 marzo firma il proclama con cui i patrioti milanesi chiedono l intervento del Piemonte. Auspica la nascita di un regno unitario e indipendente in Italia, come già aveva fatto nell ode Marzo 1821, ora pubblicata a sostegno della lotta, insieme con la canzone Il proclama di Rimini. Al ritorno degli austriaci lo scrittore resta sino all autunno del 1850 in territorio piemontese, nella villa di Lesa, sul Lago Maggiore. Qui incontra varie personalità, tra cui il conte di Cavour, e conduce fitti colloqui con il filosofo cattolico Antonio Rosmini (17971855), divenuto per lui un importante punto di riferimento, come emerge dal dialogo Dell invenzione (1850). Sono anni di riflessioni e studi morali, storici e linguistici. Vate della nuova Italia Alla proclamazione dell Unità d Italia (1861), la sua posizione apertamente filopiemontese è premiata dal re Vittorio Emanuele II con una cospicua pensione e la nomina a senatore. Manzoni, che ha sempre rifiutato premi e onorificenze, questa volta accetta. Vota per Firenze capitale, in attesa del trasferimento in quella Roma dove non è mai stato e che non vedrà mai. La sua avversione al potere temporale dei papi non muta dopo la presa di Porta Pia (1870) e suscita irritazione negli ambienti cattolici intransigenti. A Milano, nel 1861, muore la seconda moglie Teresa. Manzoni continua a risiedere nella casa di via Morone, che sempre più attira letterati, politici, viaggiatori illustri. Nel 1862 riceve la visita di Garibaldi, giunto con un mazzolino di viole a recare «omaggio a un uomo che tanto onora l Italia . Manzoni è commosso dal gesto dell Eroe dei due mondi, che ammira profondamente nonostante il suo laicismo. Gli ultimi anni Lo scrittore, negli ultimi anni, è ancora occupato dalle riflessioni sulla lingua italiana, il suo «eterno lavoro . Nel 1868, a dispetto dell età avanzata, Manzoni si incarica di stendere per il ministro della Pubblica istruzione una Relazione intorno all unità della lingua e ai mezzi di diffonderla. Resta invece incompiuto uno studio comparativo tra La Rivoluzione francese del 1789 e la Rivoluzione italiana del 1859. All inizio del 1873, nel recarsi a messa, Manzoni cade sui gradini della chiesa di San Fedele, riportando un trauma che lo conduce a un rapido e irreversibile declino. La sua morte, avvenuta a Milano il 22 maggio, suscita nel paese un ondata di costernazione. Un anno più tardi, nell anniversario della scomparsa, Giuseppe Verdi dirige alla Scala la Messa di Requiem, da lui stesso composta in onore dello scrittore. 676

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento