1 - La vita

Alessandro Manzoni 1 La vita La formazione culturale In Alessandro Manzoni si fondono le due nobili famiglie che animarono l Illuminismo milanese: egli nasce infatti a Milano nel 1785 da Giulia Beccaria, figlia di Cesare, l autore del celebre trattato Dei delitti e delle pene, e da Giovanni Verri, fratello minore di Pietro, uno dei fondatori della rivista Il Caffè . Ufficialmente Giulia è legata in matrimonio al conte lecchese Pietro Manzoni, già prossimo alla cinquantina, che vuole comunque riconoscere come proprio il bambino. Alessandro trascorre l infanzia in collegi retti da religiosi; è a Merate nel 1792, quando i genitori si separano legalmente; passa poi a Lugano, nella zona di Magenta e a Milano, dove conclude gli studi nel 1801 e va a vivere nella casa del conte Manzoni. Insieme all insofferenza verso gli aspetti più retrogradi dell educazione impartitagli, sviluppa accese idee giacobine, che riversa nel poemetto adolescenziale Del trionfo della Libert . La vocazione letteraria, sostenuta dalle letture di Parini e Alfieri, viene rinsaldata dalla conoscenza diretta di personalità d eccezione come Foscolo, Cuoco, Monti, protago- La famiglia, gli studi il carattere L autoritratto di un letterato riservato e schivo « Capel bruno: alta fronte: occhio loquace: naso non grande e non soverchio umile: tonda la gota e di color vivace: stretto labbro e vermiglio: e bocca esile: lingua or spedita or tarda, e non mai vile, che il ver favella apertamente, o tace. Giovin d anni e di senno; non audace: duro di modi, ma di cor gentile. La gloria amo e le selve e il biondo iddio: spregio, non odio mai: m attristo spesso: buono al buon, buono al tristo, a me sol rio. A l ira presto, e più presto al perdono: poco noto ad altrui, poco a me stesso: gli uomini e gli anni mi diran chi sono. Questo sonetto, composto a sedici anni sul modello di Alfieri (Sublime specchio di veraci detti) e Foscolo (Solcata ho fronte, occhi incavati intenti), è uno dei rari autoritratti di Alessandro Manzoni, il più riservato tra i grandi della letteratura italiana. A differenza dei predecessori, lo scrittore milanese non si rappre senta in posa eroica, anzi lascia trasparire il proprio carattere intro verso e mite (non audace: / duro di modi, ma di cor gentile). Medaglione con il ritratto di Alessandro Manzoni, XIX sec. Un uomo nevrotico In effetti l autore reale non va con fuso con il narratore calmo, sereno, ironico che ci viene incontro dalle pagine dei Promessi sposi. L epi stolario e numerose testimonian ze di quanti lo conobbero ci con segnano l immagine di un uomo dall indole ansiosa e sfuggente, facile preda di tante piccole ne vrosi, sempre restio a mostrarsi in pubblico e a concedersi incontri mondani. Con il passare degli anni Manzoni imparò a convivere con le crisi di panico, le vertigini, l ango scia nei luoghi affollati, la balbuzie che spesso lo coglieva quando era costretto a prendere la parola in pubblico (lingua or spedita or tarda, v. 5). Il rimedio preferito per stem perare le inquietudini consisteva in passeggiate interminabili, che furono per lui una pratica quotidia na, anche se la quiete domestica resterà sempre la sua dimensione preferita. 673

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento