I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il romanzo in Europa e in Italia Gli ultimi anni Tornato in patria dopo il 1870, viene di nuovo eletto all Assemblea Nazionale, da cui si dimette per protesta contro l accoglienza ostile riservata dalla destra a Garibaldi, che nel 1871 era stato eletto deputato in quattro circoscrizioni francesi. Nel 1876 Hugo è nominato senatore, ma ormai si dedica quasi esclusivamente alla sua attività letteraria, con una produzione abbondantissima anche in questi ultimi anni di vita. Muore a Parigi nel 1885. Le opere Una produzione multiforme Victor Hugo va senza dubbio considerato come una delle maggiori figure dell Ottocento letterario europeo. Nelle sue opere, circa 40 volumi, ha intrecciato tra loro tutti i generi artistici: è stato poeta, drammaturgo, romanziere, critico, saggista, giornalista. Autore di maggior rilievo del Romanticismo francese a poco più di venti anni, ha contestato i vincoli imposti da regole e norme codificate, rivendicando la libertà di creazione anche nel teatro, nel cui ambito ha rifiutato (come Manzoni) le unità aristoteliche. Le mille voci di un anima appassionata Come comporre un dramma vero , che rispecchi gli aspetti contraddittori e opposti della vita? Hugo propone di mescolare nell arte, sul modello di Shakespeare, sublime e grottesco, cioè tragico e comico, bello e brutto, bene e male, luce e ombra, realtà e fantasia. Nei suoi spettacoli teatrali, di cui è stato spesso regista e scenografo (va ricordata anche la sua attività di pittore), figure di altissimo livello come re, regine, ministri interagiscono con banditi, nani deformi, giovani servi intraprendenti, come accade per esempio nei drammi Ernani (1830), Il re si diverte (1832), Ruy Blas (1838). I titoli delle raccolte poetiche (I raggi e le ombre, 1830; Le foglie d autunno, 1831; I canti del crepuscolo, 1835; Le voci interiori, 1837; Le contemplazioni, 1841-1855) alludono a temi intimi affetti familiari, ricordi privati, amori , a percorsi interiori nei labirinti oscuri del pensiero, a sogni, incubi, visioni: immagini fantastiche che attraversano un «anima a mille voci . Le battaglie di un romanziere Nel corso della sua carriera Hugo si è impegnato in numerose campagne umanitarie e politiche da cittadino che cerca di capire e agire nel proprio tempo. Ha combattuto con la sua scrittura per la libertà di espressione e di stampa, per l emancipazione delle donne, per l istruzione obbligatoria e gratuita, per l abolizione del lavoro minorile, contro lo sfruttamento dei bambini e ogni forma di schiavitù. Egli trasfonde questo suo impegno ideale soprattutto nei romanzi, tra i quali oltre a quelli su cui ci soffermeremo brevemente vanno ricordati I lavoratori del mare (1866), con il celebre episodio del marinaro Gilliatt che lotta contro una piovra gigantesca, e L uomo che ride (1869), storia di un saltimbanco orribilmente mutilato che poi, scopertosi discendente da una grande famiglia inglese ed entrato in possesso dei suoi titoli e beni, diviene un difensore infaticabile dell umanità oppressa. Avversario della pena di morte, che definisce «segno speciale ed eterno della barbarie , nel breve romanzo L ultimo giorno di un condannato a morte (1829) Hugo descrive lo stato psicologico di un omicida poche ore prima di essere giustiziato. Notre-Dame di Parigi Notre-Dame di Parigi (1831) è invece ambientato alla fine del Medioevo, tra l invenzione della stampa da parte di Gutenberg e la scoperta dell America. I protagonisti di questo romanzo sono dei miserabili : lo spaventoso mostro Quasimodo gobbo, guercio, sordo, ma agile e forte ha vent anni, e soffre solo e infelice, rannicchiato nelle tenebre della cattedrale gotica di Parigi; il prete Frollo si danna per la passione verso la bella adolescente Esmeralda, zingara senza patria; la plebaglia si rifugia nella caotica Corte dei miracoli, ghetto di mendicanti, straccioni, criminali, ladri, una grottesca microcomunità 627

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento