3 - I grandi temi

Ugo Foscolo 3 I grandi temi La delusione politica I fatti storici Come tanti giovani italiani suoi contemporanei, anche Foscolo vede in Napoleone un eroe liberatore: quando il generale corso, ammantato di un alone mitologico e semidivino nell immaginazione di molti, arriva in Italia alla guida dell esercito francese, il poeta imbraccia subito le armi e si arruola volontario nel corpo dei Cacciatori a cavallo. stata da poco creata la Repubblica cisalpina (1796) e l anno seguente viene deposto il governo oligarchico veneziano per essere sostituito dalla Repubblica veneta. Foscolo torna nella sua città resa libera , prendendo parte al governo provvisorio: risalgono a questo periodo Le firme al trattato le prime poesie, civili e politiche, le odi Ai novelli repubbli- di Campoformio, 17 ottobre 1797. Parigi, Archives Nationales. cani e A Bonaparte liberatore. L entusiasmo è però destinato a trasformarsi ben presto in disillusione: con il trattato di Campoformio (1797), infatti, Napoleone cede Venezia agli austriaci, tanto che Foscolo lo chiamerà con disprezzo «mercante di popoli . Le grandi speranze di cambiamento cadono dunque dinanzi a una realtà politica dominata dal compromesso e dall interesse. Oltre l esempio alfieriano Da questo momento Foscolo non nasconde la propria ostilità al dispotismo di Napoleone, ma non rinuncia a legarsi ai gruppi giacobini più attivi e a combattere per i francesi, in una posizione che si potrebbe definire di collaborazione critica . Come si spiega questa apparente contraddizione? La risposta sta nella volontà del poeta di evitare l emarginazione, nella convinzione che l individualismo elitario, tipico per esempio di un letterato come Alfieri, conduca a una posizione radicale ma ininfluente. Il distacco totale dalla politica appare a Foscolo tanto impossibile quanto improduttivo: egli si impegna così, pur nella delusione profonda, nell azione concreta, combatte nell esercito e non solo sulle pagine dei giornali, cerca in tutti i modi di rendere i suoi ideali realtà fattive. Nel 1799 invia al generale Championnet, al comando dell esercito francese in Italia, un Discorso su la Italia, in cui promuove il sogno dell indipendenza nazionale; nello stesso anno fa ripubblicare l ode A Bonaparte liberatore con una dedica in forma di lettera, indirizzata al grande generale, mettendolo in guardia dalla superbia, dalla tracotanza e dall arroganza del potente che si trasforma in tiranno. Il percorso critico delle idee Nel corso della sua attività di patriota militante e di scrittore impegnato, Foscolo riflette sul divenire storico, sui suoi miraggi e inganni, fino a verificare come gli ideali di giustizia e libertà in cui crede escano sconfitti dallo scontro con l effettiva realtà politica. Nel drammatico impatto con le ciniche leggi del potere, si sbriciolano definitivamente tutte le illusioni: le Ultime lettere di Jacopo Ortis nascono da questa consapevolezza. L azione e la scrittura Tale approdo, che trasforma un giovane ribelle in severo giudice del proprio tempo, trova nella scrittura del romanzo epistolare uno specchio fedele e una sorta di diario di idee che segue le tappe di un progressivo distacco dagli entusiasmi rivoluzionari e si conclude con una lacerante frantumazione interiore: Jacopo non si uccide per amore come Werther, protagonista del romanzo di Goethe, ma perché la sua personalità, così ricca di speranze e di valori altissimi, si è disgregata. 473

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento