Le altre opere

Il Settecento Vita di Vittorio Alfieri da Asti scritta da esso stesso Scritta di getto nel 1790, a Parigi, e ultimata nell anno della sua morte, l autobiografia di Alfieri è suddivisa in quattro epoche e narra i momenti cruciali della vita del poeta. La Parte prima è suddivisa in quattro epoche , corrispondenti alle prime quattro delle cinque età che, secondo Alfieri, costituiscono la vita dell essere umano: Puerizia, Adolescenza, Giovinezza, Virilità; la Vecchiaia, annunciata nell introduzione, non comparirà nella stesura finale. La Parte seconda contiene invece la Continuazione della quarta epoca. Un esistenza da consegnare ai posteri Mentre l infanzia dell autore è costellata di spinte inconsapevoli verso la ribellione e la solitudine, l adolescenza è descritta come l epoca in cui egli si sente più funestato dalle passioni, che lo portano a smarrirsi nella vita mondana, nell ozio e nell incostanza. Parallelamente lo scrittore riferisce della formazione culturale scadente e superficiale che ha ricevuto da educatori mediocri. Nel narrare il periodo della giovinezza Alfieri si sofferma sul racconto degli anni di «viaggi e dissolutezze , durante i quali ha percorso in lungo e in largo l Europa, incontrando artisti che lo hanno incoraggiato a dare forma al suo amore per le lettere. Infine, nella quarta e ultima epoca, quella della virilità, l autore si concentra sull esperienza artistica: in questa fase si è infatti impegnato a studiare i classici e a spiemontizzare la sua lingua. Negli ultimi anni di vita il narratore riprende il racconto di quest ultima parte, descrivendosi come uno spirito sempre più solitario e animato da sentimenti reazionari. Rime Si tratta di una raccolta, pubblicata per la prima volta nel 1789, di 351 poesie suddivise per genere metrico. Il nucleo principale è costituito dai sonetti, e il soggetto prevalente è l autoritratto: l autore presenta sé stesso come un individualità estrema ed eroica, capace di un forte e nobile sentire. Altro tema ricorrente è l amore, declinato secondo la lezione petrarchesca, rielaborata però con uno stile meno delicato e omogeneo, e anzi spesso aspro. La scrittura lirica, intesa come analisi dell io e dei suoi sentimenti, accompagna Alfieri per tutta la vita, conferendo alla raccolta la natura di un diario in versi nel quale vengono registrate le oscillazioni del suo animo. Le altre opere Meno significativa risulta la restante produzione dell autore: oltre al giovanile testo satirico intitolato Abbozzo del giudizio universale, un cospicuo epistolario, una serie di appunti (in francese e in italiano) di vario genere personali, psicologici, di costume che vanno sotto il titolo di Giornali, 6 commedie e 17 Satire in terza rima, che prendono di mira, tra le altre cose, la filosofia illuministica. Il Misogallo Una testimonianza dell ostilità di Alfieri verso la Rivoluzione francese è fornita dal Misogallo (letteralmente Colui che odia i francesi ), del 1799, una caricaturale invettiva in prosa e versi (principalmente sonetti ed epigrammi), con cui l autore si scaglia contro la degenerazione della Rivoluzione, tramutatasi a suo giudizio in un «mostruoso governo giacobino nelle mani di demagoghi capaci di manovrare le folle e inclini a coprire sotto le dichiarazioni libertarie una tirannia assai più feroce di quella che era stata abbattuta. 392

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento