I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO -

Il Settecento Dentro il testo Perdita dei valori e degrado sociale Uno stile melodrammatico Il latino di Don Marzio I contenuti tematici Le scene XXIII e XXIV rappresentano il culmine della vicenda, a metà strada fra la tragedia e la farsa: Leandro insegue Placida armato, provocando l intervento a catena degli altri uomini; Eugenio difende la donna e poi minaccia Vittoria con la spada, inducendo Ridolfo a intervenire per proteggere lei e ricondurre alla ragione lui. Eugenio ha perso ogni punto di riferimento, rendendosi ridicolo; torna in sé solo quando viene messo alle strette dalla risoluta Vittoria (Via, ammazzami cane, assassino, traditore, r. 53), mostrandosi avvilito e disorientato. La concitazione delle scene è funzionale agli scopi pedagogici dell autore; attraverso il parapiglia che si scatena tra la caffetteria e la bisca, Goldoni mostra infatti come i valori del rispetto e della misura siano essenziali alla convivenza civile, e come la loro mancanza provochi disordine e generi violenza. Le scelte stilistiche In questi passaggi della commedia, Goldoni opera molte concessioni al gusto per il patetico tipico del melodramma, non solo per i fatti che mette in scena (le minacce di morte, le sfide armate, gli svenimenti), ma anche per lo stile che caratterizza il linguaggio dei singoli personaggi. Si trovano esclamazioni enfatiche (Oh cielo!, r. 2), esternazioni dal tono tragico (Io mi sento morire, r. 17), espressioni che evocano la tradizione cavalleresca (Liberate il passo, r. 31; io la difenderò sino all ultimo sangue, rr. 33-34), accenti infuocati e discorsi melodrammatici (Vile, codardo, fuggi?, r. 39), proclami eroici propri della tragedia (Se volete sangue, spargete il mio, r. 41). Nell economia della commedia, il tafferuglio dura soltanto un breve istante, ma coinvolge emotivamente gli spettatori avvezzi all esasperazione di passioni e sentimenti, preparando l epilogo. La drammaticità della scena è smorzata dalla figura di Don Marzio, il quale, proferendo una battuta in latino, si defila prima di correre qualche pericolo. La citazione dotta vorrebbe essere un segno di distinzione dagli altri personaggi, come se egli, da aristocratico, preferisse non immischiarsi in volgari liti familiari; in realtà, Don Marzio teme la piega violenta che ha assunto il litigio. L espressione stessa, d altra parte, lo mette in ridicolo: sulle labbra di un impenitente pettegolo qual è il nobile napoletano, infatti, l affermazione proverbiale attribuita a Catone il Censore Rumores fuge (r. 28), cioè Fuggi le chiacchiere non può che suscitare il riso, per il contrasto che essa genera con la realtà delle cose. Verso le competenze COMPRENDERE 1 Riassumi il contenuto del brano in circa 10 righe. ANALIZZARE 2 Quali epiteti e appellativi riserva Vittoria al marito? Quale aspetto negativo del carattere di Eugenio stigmatizza in particolare? 3 Attraverso quali scelte stilistiche viene resa la concitata reazione di Eugenio alla vista della moglie? 320 INTERPRETARE 4 Quale significato attribuisce Ridolfo al fatto che Eugenio sia andato via senza cappello? 5 Quale tipo di rapporto si instaura tra Ridolfo e Vittoria?

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento