T1 - «I due libri su’ quali ho più meditato» (Prefazione

Il Settecento Per spiegare la genesi della sua riforma, Goldoni ricorre a una metafora. Le sue più importanti fonti di ispirazione, afferma, sono state due: «i due libri su quali ho più meditato, e di cui non mi pentirò mai d essermi servito, furono il Mondo e l Teatro . Il libro del Mondo è costituito dalle esperienze di una vita ricca di avvenimenti, viaggi e incontri con abitudini e mentalità diverse, e dall osservazione attenta della società e di tutti i suoi ambienti (botteghe, case, piazze, porti). Il libro del Teatro rappresenta invece la conoscenza degli artifici scenici utili a mostrare nel modo più efficace le passioni, i sentimenti, i vizi e le virtù degli esseri umani, oltre che l insieme degli aspetti pratici della professione le esigenze economiche degli impresari, il lavoro concreto degli attori, le attese del pubblico appresi nella sua attività di uomo di teatro. Da queste due dimensioni deriva una riforma fondata, anziché su princìpi astratti, sull autentica realtà del teatro, e capace quindi di abbinare tradizione e innovazione, gusto personale e richieste del mercato. I due libri di riferimento «I due libri su quali ho più meditato T1 Prefazione dell autore alla prima raccolta delle commedie (1750) Dopo aver rievocato la passione per il teatro coltivata fin dall infanzia come inclinazione naturale e irrefrenabile, Goldoni ricorda le condizioni in cui versava a quel tempo la commedia: «Non correvano sulle pubbliche Scene se non sconce Arlecchinate, laidi e scandalosi amoreggiamenti, e motteggi: favole mal inventate, e peggio condotte, senza costume, senza ordine, le quali, anziché correggere il vizio, come pur è primario, antico e più nobile oggetto della Commedia, lo fomentavano . Da tale constatazione nasce il desiderio di rinnovare radicalmente la commedia, sia nella forma sia nei contenuti. Osservazione della realtà ed esperienza 5 10 15 Non mi vanterò io già d essermi condotto a questo segno,1 qualunque ei si sia,2 di miglior senso,3 col mezzo di un assiduo metodico studio sull opere o precettive,4 o esemplari5 in questo genere de migliori antichi e recenti scrittori e poeti o greci, o latini, o francesi, o italiani, o d altre egualmente colte nazioni; ma dirò con ingenuità, che sebben non ho trascurata la lettura de più venerabili, e celebri autori, da quali, come da ottimi maestri non ponno6 trarsi, che utilissimi documenti, ed esempli, contuttociò i due libri su quali ho più meditato, e di cui non mi pentirò mai d essermi servito, furono il Mondo,7 e l Teatro.8 Il primo mi mostra tanti, e poi tanti vari caratteri di persone, me li dipinge così al naturale,9 che paion fatti apposta per amministrarmi10 abbondantissimi argomenti di graziose, ed istruttive commedie, mi rappresenta i segni,11 la forza, gli effetti di tutte le umane passioni; mi provvede di avvenimenti curiosi; m informa de correnti costumi, m istruisce e de vizi, e de difetti, che son più comuni del nostro secolo, e della nostra nazione,12 i quali meritan o la disapprovazione, o la derisione de saggi; e nel tempo stesso mi addita in qualche virtuosa persona i mezzi coi quali la virtù a codeste 1 d essermi condotto segno: di esse- re giunto a questo punto. 2 ei si sia: esso sia. 3 di miglior senso: di miglior giudizio. 4 precettive: precettistiche, che contengono precetti. Si riferisce a opere teoriche 280 che stabiliscono regole e norme artistiche. 5 esemplari: che forniscono esempi e modelli. 6 ponno: possono. 7 Mondo: la vita reale, le esperienze concrete, le relazioni interpersonali. 8 Teatro: l esperienza diretta dell ambien- te e del lavoro teatrale. 9 al naturale: come sono. 10 amministrarmi: suggerirmi. 11 i segni: i sintomi, gli indizi. 12 nazione: popolo.

I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
I colori della letteratura ed. NUOVO ESAME DI STATO - volume 2
Dal Seicento al primo Ottocento